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Panorama dalla vetta del monte Scorluzzo |
Il passo dello Stelvio è già di per sé una piccola avventura, soprattutto se fatto in bici come fanno giornalmente centinaia di appassionati, emulando le gesta leggendarie di campioni del ciclismo che fu… Con i suoi 48 tornanti, infatti, collega la val Venosta con Bormio e l’Alta Valtellina, e la val Müstair in territorio svizzero.
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I celeberrimi tornanti del passo dello Stelvio
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Anche percorrerla in auto non è uno scherzo comunque, trovando lungo i tantissimi e a volte stretti tornanti, oltre ai numerosi ciclisti, tantissimi appassionati delle due ruote motorizzate e talvolta anche qualche pullman.
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Passo dello Stelvio e, sullo sfondo, monte Scorluzzo |
Causa una perturbazione la serata precedente è caduto addirittura qualche fiocco di neve, ed anche se oggi la giornata è bella la temperatura non sale sopra i 5 gradi, almeno di prima mattina!
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Indicazioni nei pressi del passo |
Dopo aver parcheggiato comodamente in uno dei tantissimi posti auto gratuiti presenti, prendiamo subito il sentiero che parte alla destra della stazione a valle degli impianti di risalita che portano sui ghiacciai, dove si pratica lo sci estivo a quote fino ad oltre 3400 metri di altitudine.
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Partenza del sentiero
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Il sentiero molto comodo e largo ci porta in breve tempo nei pressi di ciò che rimane del rifugio Compagnoni, chiuso ormai da tempo.
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Vista dal sentiero in direzione del passo e dell'Alta Valtellina |
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Ex rifugio Compagnoni
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All’altezza del rifugio possiamo già notare in alto alla nostra sinistra l’arrivo della funivia (in funzione) nei pressi dell’Hotel Baita Ortler Haus e degli altri alberghi, Thöni 3000 e Pirovano Quarto (in quest’ultimo sono state girate alcune riprese inserite nel bellissimo film documentario “Stelvio crocevia della pace”, che mi permetto di consigliare caldamente).
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Salita finale verso la vetta del monte Scorluzzo
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Di sudore non se ne parla, soprattutto perché la temperatura è piuttosto bassa (parliamo di pochissimi gradi sopra lo 0), e il vento in questa zona molto aperta si fa sentire. Tenete a portata di zaino felpa, giacca a vento e tutto ciò che ritenete opportuno per ripararvi!
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Panorami mozzafiato
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Il panorama guardandoci alle spalle è impressionante, bellissimo, possiamo ancora notare tracce della spruzzata di neve caduta durante la notte. Sul versante opposto vediamo, ora dall’alto, le strutture turistiche adagiate ai piedi del ghiacciaio della Vedretta Piana.
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Edicola votiva durante la parte finale della salita
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Durante la salita troviamo anche una edicola votiva incastonata dentro una nicchia, nei pressi di una parte rocciosa dove ci fermiamo qualche minuto a ripararci dal vento, a tratti davvero forte.
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In vetta!
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Eccoci finalmente arrivati in vetta! Abbiamo impiegato circa un’ora e un quarto dal passo dello Stelvio. Il panorama è davvero eccezionale in giornate come quella di oggi, e spazia a 360°.
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Panorama dalla vetta in direzione del passo dello Stelvio
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Purtroppo troviamo a terra ciò che resta della croce di legno, un unico cartello di legno indica il nome e l’altimetria: Monte Scorluzzo 3094 metri.
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Panorama dalla vetta
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Dalla vetta godiamo di un imperdibile panorama in direzione del passo, delle vette dell’Alta Valtellina e in direzione della val Müstair, in territorio svizzero.
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Panorama in direzione Valtellina e val Müstair |
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Bivio: a sx Valtellina, verso l'alto val Müstair (CH), dx Alto Adige |
Scendiamo quindi seguendo il sentiero in senso opposto, fino a raggiungere meno di un’ora il passo dello Stelvio.
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Discesa verso il passo dello Stelvio
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Se avete fame non vi preoccupate, avrete diverse scelte: chiosco di panini e fast food proprio ai bordi della strada del passo, almeno un paio di ristoranti e pizzerie sempre a bordo strada, Tibethütte (molto frequentato dalle due ruote) a poche centinaia di metri, e il rifugio Garibaldi, in circa 20 minuti di salita su un ripido sentiero sul versante opposto, in direzione della Cima Rosa.
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Tibethütte 2800 s.l.m. |
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Rifugio Garibaldi (Dreisprachenspitze) 2845 s.l.m.
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Il rifugio Garibaldi, quota 2845 s.l.m., è molto particolare e ricorda un castello d’epoca, e seppur piccolino nell’insieme è davvero caratteristico e merita una visita. Purtroppo da quest’anno il servizio ristorante non è più attivo, offrono comunque servizio fast food come panini ed altro.
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Rifugio Garibaldi
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Dal rifugio partono sentieri diversi, in direzione del Pass Umbrail (in territorio svizzero) e della Cima Rosa, a quota 3026 e facilmente raggiungibile. Nei pressi del rifugio, come anche durante il percorso per raggiungere la vetta del monte Scorluzzo, sono presenti tavole e ricordi del periodo della prima guerra mondiale, combattuta anche a queste altitudini.
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Particolare commemorativo presso il rifugio |
La nostra gita finisce qui, magari visitando uno dei tanti negozietti di souvenirs presenti a bordo strada. Le idee su cosa fare sono tante (noi ne abbiamo date soltanto un paio), ma quello che non può mancare, almeno una volta nella vita, è di raggiungere il bellissimo Passo dello Stelvio!
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Rifugio Garibaldi e, sullo sfondo, monte Scorluzzo |
In breve:
Partenza: Passo dello Stelvio 2760 s.l.m.
Arrivo: Monte Scorluzzo 3094 s.l.m.
Posti ristoro: vedi descrizione della gita
Dislivello complessivo in salita e discesa: 350 metri circa
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