martedì 17 agosto 2021

PASSO DELLO STELVIO – MONTE SCORLUZZO

Panorama dalla vetta del monte Scorluzzo

Il passo dello Stelvio è già di per sé una piccola avventura, soprattutto se fatto in bici come fanno giornalmente centinaia di appassionati, emulando le gesta leggendarie di campioni del ciclismo che fu… Con i suoi 48 tornanti, infatti, collega la val Venosta con Bormio e l’Alta Valtellina, e la val Müstair in territorio svizzero.


I celeberrimi tornanti del passo dello Stelvio

Anche percorrerla in auto non è uno scherzo comunque, trovando lungo i tantissimi e a volte stretti tornanti, oltre ai numerosi ciclisti, tantissimi appassionati delle due ruote motorizzate e talvolta anche qualche pullman.

Passo dello Stelvio e, sullo sfondo, monte Scorluzzo

Causa una perturbazione la serata precedente è caduto addirittura qualche fiocco di neve, ed anche se oggi la giornata è bella la temperatura non sale sopra i 5 gradi, almeno di prima mattina!

Indicazioni nei pressi del passo

Dopo aver parcheggiato comodamente in uno dei tantissimi posti auto gratuiti presenti, prendiamo subito il sentiero che parte alla destra della stazione a valle degli impianti di risalita che portano sui ghiacciai, dove si pratica lo sci estivo a quote fino ad oltre 3400 metri di altitudine.

Partenza del sentiero

Il sentiero molto comodo e largo ci porta in breve tempo nei pressi di ciò che rimane del rifugio Compagnoni, chiuso ormai da tempo.

Vista dal sentiero in direzione del passo e dell'Alta Valtellina

Ex rifugio Compagnoni

All’altezza del rifugio possiamo già notare in alto alla nostra sinistra l’arrivo della funivia (in funzione) nei pressi dell’Hotel Baita Ortler Haus e degli altri alberghi, Thöni 3000 e Pirovano Quarto (in quest’ultimo sono state girate alcune riprese inserite nel bellissimo film documentario “Stelvio crocevia della pace”, che mi permetto di consigliare caldamente).

Sentiero nella parte iniziale

Impianti di risalita e strutture turistiche sul ghiacciaio

Passo delle Platigliole 2905 s.l.m.

Siamo arrivati a quota 2905, mancano quasi 200 metri di dislivello per arrivare in vetta, non tantissimo, ma considerata la brevità del cammino la pendenza non sarà insignificante, per cui prepariamoci ad un piccolo sforzo!

Salita finale verso la vetta del monte Scorluzzo

Di sudore non se ne parla, soprattutto perché la temperatura è piuttosto bassa (parliamo di pochissimi gradi sopra lo 0), e il vento in questa zona molto aperta si fa sentire. Tenete a portata di zaino felpa, giacca a vento e tutto ciò che ritenete opportuno per ripararvi!

Panorami mozzafiato

Il panorama guardandoci alle spalle è impressionante, bellissimo, possiamo ancora notare tracce della spruzzata di neve caduta durante la notte. Sul versante opposto vediamo, ora dall’alto, le strutture turistiche adagiate ai piedi del ghiacciaio della Vedretta Piana.

Edicola votiva durante la parte finale della salita

Durante la salita troviamo anche una edicola votiva incastonata dentro una nicchia, nei pressi di una parte rocciosa dove ci fermiamo qualche minuto a ripararci dal vento, a tratti davvero forte. 

In vetta!

Eccoci finalmente arrivati in vetta! Abbiamo impiegato circa un’ora e un quarto dal passo dello Stelvio. Il panorama è davvero eccezionale in giornate come quella di oggi, e spazia a 360°.

Panorama dalla vetta in direzione del passo dello Stelvio

Purtroppo troviamo a terra ciò che resta della croce di legno, un unico cartello di legno indica il nome e l’altimetria: Monte Scorluzzo 3094 metri.

Panorama dalla vetta

Dalla vetta godiamo di un imperdibile panorama in direzione del passo, delle vette dell’Alta Valtellina e in direzione della val Müstair, in territorio svizzero.

Panorama in direzione Valtellina e val Müstair

Bivio: a sx Valtellina, verso l'alto val Müstair (CH), dx Alto Adige

Scendiamo quindi seguendo il sentiero in senso opposto, fino a raggiungere meno di un’ora il passo dello Stelvio.

Discesa verso il passo dello Stelvio

Se avete fame non vi preoccupate, avrete diverse scelte: chiosco di panini e fast food proprio ai bordi della strada del passo, almeno un paio di ristoranti e pizzerie sempre a bordo strada, Tibethütte (molto frequentato dalle due ruote) a poche centinaia di metri, e il rifugio Garibaldi, in circa 20 minuti di salita su un ripido sentiero sul versante opposto, in direzione della Cima Rosa.

Tibethütte 2800 s.l.m.

Rifugio Garibaldi (Dreisprachenspitze) 2845 s.l.m.

Il rifugio Garibaldi, quota 2845 s.l.m., è molto particolare e ricorda un castello d’epoca, e seppur piccolino nell’insieme è davvero caratteristico e merita una visita. Purtroppo da quest’anno il servizio ristorante non è più attivo, offrono comunque servizio fast food come panini ed altro.

Rifugio Garibaldi

Dal rifugio partono sentieri diversi, in direzione del Pass Umbrail (in territorio svizzero) e della Cima Rosa, a quota 3026 e facilmente raggiungibile. Nei pressi del rifugio, come anche durante il percorso per raggiungere la vetta del monte Scorluzzo, sono presenti tavole e ricordi del periodo della prima guerra mondiale, combattuta anche a queste altitudini.

Particolare commemorativo presso il rifugio

La nostra gita finisce qui, magari visitando uno dei tanti negozietti di souvenirs presenti a bordo strada. Le idee su cosa fare sono tante (noi ne abbiamo date soltanto un paio), ma quello che non può mancare, almeno una volta nella vita, è di raggiungere il bellissimo Passo dello Stelvio!

Rifugio Garibaldi e, sullo sfondo, monte Scorluzzo


In breve:

Partenza: Passo dello Stelvio 2760 s.l.m.

Arrivo: Monte Scorluzzo 3094 s.l.m.

Posti ristoro: vedi descrizione della gita

Dislivello complessivo in salita e discesa: 350 metri circa

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