sabato 18 agosto 2018

ESCURSIONE AL COL ALT - CORVARA IN BADIA

Sella, Puez-Gardenazza e Sassongher, più in basso Colfosco

Oggi ci troviamo in val Badia, e più precisamente a Corvara, proprio sotto la maestosa cima del Sassongher. Visiteremo per la prima volta la zona del Col Alt, dove non ci sono monti veri e propri (si tratta in pratica di un altopiano) ma dalla quale godremo di una vista bellissima a 360° sulle vette circostanti.



Ancora un panorama con i famosi gruppi dolomitici 

Salire al Col Alt è possibile sia a piedi, in un’ora e mezza di cammino da Corvara, sia attraverso la comoda cabinovia che parte direttamente dal paese. Sulla cabinovia è possibile trasportare le mountain bikes, che infatti troveremo in gran numero al Col Alt, e che data la facilità dei larghi sentieri sterrati a volte risultano un po’ pericolose (andate piano, mi raccomando!).


Stazione a monte Col Alt

Una volta arrivati alla stazione a monte, una larga strada sterrata ci porta in discesa al bivio con i sentieri che portano alle varie malghe e rifugi, presenti davvero in gran numero in questa zona.


Indicazioni molto dettagliate e precise

Noi prendiamo il 23, che porta in circa 20 minuti di cammino nel bosco alla malga Piz Arlara, adagiata su un pianoro proprio all’uscita del bosco e con magnifica vista sul gruppo dolomitico del Sella.


Piz Arlara, 2040 s.l.m.

Piz Arlara e gruppo del Sella

Da qui il panorama è stupendo, oltre al gruppo Sella fanno belle mostra di sé il Sassongher e il gruppo del Puez Gardenazza, che sovrastano Corvara.


Sassongher e gruppo Puez-Gardenazza

Dal Piz Arlara, attraverso un largo sentiero sterrato raggiungiamo in una decina di minuti la prossima stazione di ristoro, il rifugio I Tablà.


Rifugio I Tablà, 2040 s.l.m.

Nel frattempo siamo accompagnati dai bellissimi panorami a 360°, possiamo facilmente riconoscere anche il ghiacciaio della Marmolada.



Ancora qualche passo e raggiungiamo la prossima malga, Utia de Bioch, posta in leggera salita in una zona ombreggiata.

Utia de Bioch, 2079 s.l.m.
Proseguiamo oltre seguendo sempre il comodissimo sentiero, davvero facile ed adatto assolutamente a tutti, privo di qualsivoglia rischio o difficoltà, e sempre accompagnati da splendidi panorami.

Sullo sfondo il rifugio Pralongià, e ancora dietro la Marmolada
In lontananza riusciamo già a vedere adagiato su un colle il rifugio dove abbiamo intenzione di sostare per la nostra merenda, il rifugio Pralongià, che determina anche il punto più alto della nostra gita odierna con i suoi 2157 metri di altitudine.

Rifugio Pralongià, 2157 s.l.m.
Ci accomodiamo sulle panche esterne e facciamo amicizia con due bikers austriaci. Oggi la casa offre un piatto speciale, i famosi spätzle sudtirolesi con panna e speck… Come non approfittarne?

Le panche deserte del rifugio durante la pioggia
Il cielo cambia improvvisamente espressione, come spesso capita in montagna. Nubi cupe ci coprono e in breve tempo incomincia a scendere una sottile ma fitta pioggia, per cui ci ripariamo nel primo punto a disposizione, la piccola cappella proprio al di sopra del rifugio.

Cielo plumbeo sopra il Sassongher
Appena la pioggia cala d’intensità riprendiamo il cammino sulla via del ritorno, seguendo il sentiero 25 che in discesa ci porta al prossimo punto di ristoro nel giro di 15-20 minuti, il rifugio Punta Trieste.

Rifugio Punta Trieste, 2028 s.l.m.
Molto caratteristico, ha la particolarità di ospitare al suo esterno un albero completamente spoglio sui quali rami sono adagiate tantissime riproduzioni di gufi in legno colorato davvero carine.

Amici particolari presso il rifugio
Procediamo sempre in discesa attraverso il sentiero che ora diventa 24, incrociando sopra di noi la seggiovia Pralongià, che parte dalla parte alta del fondovalle di Corvara.

Rifugio Capanna nera, (Negerhütte) 1750 s.l.m.
Siamo già scesi abbastanza, su un largo prato troviamo il rifugio Capanna Nera, baita in legno dal colore molto scuro e particolare, aperta però soltanto nella stagione invernale per gli sciatori.

Vista sul Sassonger dal sentiero che porta a Corvara
Le baite non sono tuttavia ancora terminate, poiché prima di trovare i tornanti della strada asfaltata e ricongiungerci quindi con quella principale che ci riporta velocemente a Corvara, troviamo l’ultima baita, Boconara, raggiungibile sia a piedi sia in auto vista la vicinanza con il paese.

Corvara in Badia, 1568 s.l.m.
Siamo giunti al termine della nostra gita, molto facile e adatta a tutti. La val Badia, con le sue vette maestose, è davvero stupenda, e il Col Alt è forse la posizione migliore dove poterle ammirare.

In breve:

Partenza: stazione a monte funivia Col Alt, Corvara in Badia 1980. s.l.m.
Arrivo: Pralongià 2157 s.l.m.
Posti ristoro: tantissimi, molti dei quali descritti sopra
Dislivello in salita: 300 metri circa
Dislivello in discesa: 600 metri circa
Tempo impiegato: 1 ora 45 minuti al rifugio Pralongià, 3,5 ore complessive escluse le soste



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