domenica 14 luglio 2024

LAGO SELVAGGIO – AGGIORNAMENTO 2024


Ad un anno di distanza ci ritroviamo qui, alla malga Fane, dalla quale partiremo per il giro ad anello già fatto un anno fa (la descrizione completa la trovate a quersto LINK), che ci condurrà in successione alla malga Labeseben, al lago Selvaggio, alla forcella Rauhtaljoch e al rifugio Bressanone, prima di ritornare alla malga Fane, il nostro punto di partenza.

L’aggiornamento è dovuto in quando le condizioni climatiche undici mesi dopo sono decisamente diverse: il 2024 infatti è stato un anno in cui le precipitazioni, anche quelle nevose, si sono protratte fino all’inizio dell’estate, addirittura in alcuni casi all’inizio del mese di luglio!

Seebach

Nella prima parte del nostro cammino, tuttavia, non troviamo alcuna differenza se non per il maggior impeto del Valler Bach e del Seebach, un suo affluente che ci accompagna all’inizio attirando la nostra attenzione anche con una bella cascata.

Lago Selvaggio (Wilder See) 2532 s.l.m.

Al nostro arrivo, il lago Selvaggio si presenta come al solito nel suo colore blu davvero spettacolare, con ancora il riflesso della neve presente in alcuni punti sulla conca erbosa. A differenza dello scorso anno, dove abbiamo aggirato il lago dal basso del sentiero non segnato sulla sponda alla sua sinistra, questa volta riprendiamo dall’edicola votiva il sentiero 18-20, che dapprima scende al livello del lago per poi iniziare la risalita.

La difficoltà che abbiamo trovato è stata oltrepassare il piccolo corso d’acqua che scende proprio dal lago, che in situazioni di elevate precipitazioni come in questo periodo diventa grande abbastanza per renderne difficoltoso il superamento.


Si consiglia di riprendere il sentiero da questo punto

In questi casi, per continuare il cammino in sicurezza e senza bagnarci gambe e piedi, consiglio di ritornare leggermente indietro e riprendere il sentiero 18 in direzione del Picco della Croce (Wilde Kreuzspitz) nel punto indicato dalla foto precedente.

Salita oltre il lago

Una volta ripreso il cammino sulla sponda destra, il lago scompare per un po’ dalla nostra visuale, lo ritroveremo solo più avanti voltandoci alle nostre spalle.

Lago Selvaggio dietro di noi

Salendo possiamo già notare la grande quantità di neve presente in prossimità della forcella Rauhtaljoch.

La neve aumenta, sullo sfondo la forcella Rauhtaljoch

La neve aumenta salendo di quota, i passaggi al suo interno sono sempre più frequenti. Fa un po’ specie perché siamo ormai a metà luglio e non è una consuetudine, tuttavia il cammino è possibile anche in assenza di ramponcini, anche se risulta un pochino più difficoltoso.

Il nevaio che precede la forcella Rauhtaljoch

Rauhtaljoch 2818 s.l.m.

All’altezza della forcella la neve è quasi scomparsa, la parte di sentiero visibile in direzione del Picco della Croce sembra perfettamente agibile.

Forcella Rauhtaljoch vista dal versante opposto

Scendendo sul versante opposto in direzione del rifugio Bressanone invece, l’impressione è quella di trovarci sulla pista da sci estivo di un ghiacciaio.



Quella che normalmente è una ripida discesa attraverso continui stretti tornanti sulla ghiaia, oggi è una distesa di neve dove provare a scivolare con le suole dei nostri scarponi da trekking. Per chi scia o comunque dispone di buon equilibrio risulta anche divertente!

Discesa... libera

Raggiungiamo rapidamente il pianoro che conduce al rifugio Bressanone: qui il paesaggio cambia completamente, il sole e i prati prendono il posto dello scenario invernale di cui abbiamo goduto fino a pochi minuti prima.

Cambio repentino di colori e panorami

Il pianoro che conduce al rifugio Bressanone

Il resto è storia, la stessa di undici mesi prima, con la fermata di rito e lo spuntino al rifugio Bressanone prima di rientrare al nostro punto di partenza, la malga Fane.


Particolare del rifugio Bressanone

Rifugio Bressanone (Brixner Hütte) 2344 s.l.m.

In breve:

Partenza: Parcheggio Malga Fane 1700 s.l.m.

Anello Lago Selvaggio, 2532 s.l.m., Rauhtaljoch, 2808 s.l.m., Rifugio Bressanone, 2344 s.l.m.

Dislivello positivo e negativo: 1100 metri circa

Tempo impiegato in cammino: 5-6 ore

Posti di ristoro: Malga Fane 1739 s.l.m., Labeseben Alm 2138 s.l.m., Rifugio Bressanone 2344 s.l.m.


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