Rifugio Lagazuoi, Croda da Lago e Lastoi de Formin |
Per iniziare questa bellissima camminata, che ci porterà fino alla croce del Piccolo Lagazuoi, dobbiamo raggiungere il passo di Valparola. Per fare ciò, con l’auto ci dirigiamo in direzione dell’alta val Badia, oltrepassando gli abitati di San Cassiano e Armentarola per poi sconfinare in territorio veneto, dove troviamo a bordo strada il rifugio Valparola e l’omonimo lago.
Forte Tre Sassi |
Per iniziare questa bellissima camminata, che ci porterà fino alla croce piccolo Lagazuoi, dobbiamo raggiungere il passo di Valparola. Per fare ciò, con l’auto ci dirigiamo in direzione dell’alta val Badia, oltrepassando gli abitati di San Cassiano e Armentarola per poi sconfinare in territorio veneto, dove troviamo a bordo strada il rifugio Valparola e l’omonimo lago.
Lago Valparola con l'omonimo rifugio appena al di sopra |
Una volta parcheggiata l’auto e recuperati gli zaini e l’attrezzatura, ritorniamo indietro a bordo strada, oltrepassando in direzione opposta il rifugio Valparola e scendendo di un tornante fino a trovare alla nostra destra (sul lato opposto della strada rispetto al rifugio) una larga strada sterrata chiusa al traffico.
Inizio del sentiero |
Ripida salita verso la forcella de Salares |
La nostra prima sfida sarà raggiungere la Forcella de Salares attraverso ripidi e stretti tornanti che ci permetteranno in breve tempo di guadagnare circa 150 metri di altitudine.
Forcella de Salares e gruppo delle Conturines |
Ci troviamo appena sotto i 2300 metri, una volta raggiunta
la forcella davanti a noi si staglia in maniera spettacolare il gruppo delle
Conturines, impossibile non scattare un’istantanea!
Sentiero 20A |
Alla forcella troviamo anche il bivio con il sentiero
segnato 18B, che in facile discesa conduce al rifugio Scotoni. Noi invece
proseguiamo alla nostra destra seguendo sempre il sentiero 20A che prosegue in
direzione della forcella Lagazuoi.
Ci avviciniamo alla forcella Lagazuoi |
Salendo in direzione della forcella Lagazuoi il paesaggio
cambia, il verde lascia il posto ad uno scenario sempre più grigio, classico di
una parte più rocciosa. Il sentiero comunque sale in maniera abbastanza agevole
e risulta sempre molto ben segnato.
Forcella Lagazuoi, 2573 s.l.m. |
Dopo circa un’ora di cammino dalla forcella de Salares
arriviamo nei pressi della forcella Lagazuoi; da qui volgendo lo sguardo in alto
possiamo già vedere la stazione a monte della funivia Lagazuoi, e subito sopra l’omonimo
rifugio.
Ultima parte di salita, in alto fa già capolino il rifugio |
L’ultima parte è pura salita, attraverso tornanti e passando
in alcuni tratti sulla neve ancora presente (nulla di difficile comunque, non c’è
alcuna necessità di ramponcini), in circa mezz’ora arriviamo finalmente ai vari
punti panoramici presenti nella zona della stazione a monte e del rifugio.
Punto panoramico, in basso a sinistra il passo Falzarego |
Complessivamente abbiamo impiegato circa 2 ore e mezza per
questa parte di salita, è ora di goderci il panorama e magari, perché no,
rifocillarci un pochino. Sotto di noi è ben visibile il passo Falzarego, che
raggiungeremo successivamente in discesa.
Stazione a monte, subito alle sue spalle il rifugio Lagazuoi |
Un passo d’obbligo va fatto anche sulla terrazza del rifugio Lagazuoi, dove troviamo una tavola informativa con tutte le vette presenti e distinguibili: da qui infatti il panorama offre quanto di più straordinario si possa immaginare, dal gruppo delle Pale di San Martino a quello della Marmolada, da Catinaccio e Latemar fino al Sella e al gruppo Puez-Odle. Insomma se la giornata e il cielo lo consentono, da qui non ve ne andreste mai.
La terrazza del rifugio Lagazuoi, 2752 mt. |
Col di Lana, Sass de Stria e Setsass visti dalla terrazza |
E’ tempo di immetterci sul sentiero chiamato Kaiserjäger Steig,
che conduce in breve tempo e facile salita alla croce del piccolo Lagazuoi.
Purtroppo bisogna dire subito che il fatto che a distanza così breve ci sia l’arrivo
della funivia fa sì che questo angolo di paradiso sia anche molto trafficato,
anche da persone che oggettivamente con la montagna c’entrano poco… Ma tant’è,
purtroppo bisogna farsene una ragione e cercare il proprio angolo di
tranquillità lontano a sufficienza dalla ressa, almeno in alta stagione.
Kaiserjäger Steig |
Il panorama è comunque davvero impagabile, dietro al rifugio si possono scorgere facilmente il monte Antelao, la Croda da Lago e i Lastoi de Formin.
La croce del piccolo Lagazuoi |
Ci apprestiamo a scendere in direzione del passo di Falzarego.
La prima parte segue i tornanti fatti salendo, ma questa volta ci prendiamo un
po’ di tempo incuriositi dalle gallerie scavate nella roccia dall’esercito
austriaco durante il primo conflitto mondiale. Qui infatti alcuni cartelli ci
illustrano che si stabilirono le truppe della prima linea austriaca FW7.
Tofana di Rozes vista da una delle tante aperture delle gallerie |
Le gallerie sono state scavate all’interno della Cengia
Martini all’epoca della prima guerra mondiale e sono completamente visitabili assicurate
da fune metallica, e vista la particolare pendenza è consigliato effettuare il
percorso in discesa. Data la pochissima luce, è consigliabile noleggiare presso
l’info point del passo Falzarego l’attrezzatura indispensabile alla visita.
Particolare di una galleria |
La discesa per noi continua successivamente in direzione della
forcella Travenanzes, circondata dalle vette del gruppo del Gran Lagazuoi da
una parte e della Zima de Fouzargo dall’altra.
In discesa verso la forcella Travenanzes |
Alle noste spalle il rifugio Lagazuoi |
Forcella Travenanzes |
Continuando a scendere il paesaggio muta decisamente, la
roccia lascia sempre più velocemente il posto ai prati. La discesa continua in
maniera sempre abbastanza ripida, costringendoci a più comodi zig zag.
Arrivo al passo Falzarego, alle nostre spalle la Cengia Martini |
In circa un’ora e mezza di cammino arriviamo finalmente nei
pressi del passo Falzarego, dove troviamo la stazione a valle della Funivia. Giusto
il tempo per immortalare la graziosa cappella della Visitazione e proseguiamo
per concludere il nostro anello attraverso il sentiero 424, che parallelo alla
strada ci conduce in salita nuovamente al parcheggio nei pressi del passo
Valparola.
Cappella della Visitazione, passo Falzarego |
Complessivamente una bella gita, molto consigliata a chi ha
la possibilità di camminare e dispone di una condizione fisica discreta. Non ci sono
punti pericolosi o particolarmente difficili, tuttavia è richiesta una buona
attitudine al cammino.
Passo Falzarego 2117 mt. |
In breve:
Partenza e arrivo: parcheggio gratuito zona forte Tre Sassi, 2180 s.l.m.
Dislivello: 700 metri circa in salita e discesa
Tempo impiegato: 5 ore complessive più soste
Posti di ristoro: Rifugio Valparola 2168 s.l.m., stazione a
monte Lagazuoi 2732 s.l.m., rifugio Lagazuoi 2752 s.l.m.
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