giovedì 11 luglio 2024

PASSO DI VALPAROLA – RIFUGIO LAGAZUOI

Rifugio Lagazuoi, Croda da Lago e Lastoi de Formin

Per iniziare questa bellissima camminata, che ci porterà fino alla croce del Piccolo Lagazuoi, dobbiamo raggiungere il passo di Valparola. Per fare ciò, con l’auto ci dirigiamo in direzione dell’alta val Badia, oltrepassando gli abitati di San Cassiano e Armentarola per poi sconfinare in territorio veneto, dove troviamo a bordo strada il rifugio Valparola e l’omonimo lago.

Forte Tre Sassi

Per iniziare questa bellissima camminata, che ci porterà fino alla croce piccolo Lagazuoi, dobbiamo raggiungere il passo di Valparola. Per fare ciò, con l’auto ci dirigiamo in direzione dell’alta val Badia, oltrepassando gli abitati di San Cassiano e Armentarola per poi sconfinare in territorio veneto, dove troviamo a bordo strada il rifugio Valparola e l’omonimo lago.

Lago Valparola con l'omonimo rifugio appena al di sopra

Una volta parcheggiata l’auto e recuperati gli zaini e l’attrezzatura, ritorniamo indietro a bordo strada, oltrepassando in direzione opposta il rifugio Valparola e scendendo di un tornante fino a trovare alla nostra destra (sul lato opposto della strada rispetto al rifugio) una larga strada sterrata chiusa al traffico.

Inizio del sentiero

Qui parte il nostro cammino, dopo pochi minuti lasciamo la strada sterrata per immetterci sul sentiero, che prosegue con la numerazione 20A con i classici e riconoscibili colori bianchi e rossi.

Ripida salita verso la forcella de Salares

La nostra prima sfida sarà raggiungere la Forcella de Salares attraverso ripidi e stretti tornanti che ci permetteranno in breve tempo di guadagnare circa 150 metri di altitudine.


Forcella de Salares e gruppo delle Conturines

Ci troviamo appena sotto i 2300 metri, una volta raggiunta la forcella davanti a noi si staglia in maniera spettacolare il gruppo delle Conturines, impossibile non scattare un’istantanea!


Sentiero 20A

Alla forcella troviamo anche il bivio con il sentiero segnato 18B, che in facile discesa conduce al rifugio Scotoni. Noi invece proseguiamo alla nostra destra seguendo sempre il sentiero 20A che prosegue in direzione della forcella Lagazuoi.


Ci avviciniamo alla forcella Lagazuoi

Salendo in direzione della forcella Lagazuoi il paesaggio cambia, il verde lascia il posto ad uno scenario sempre più grigio, classico di una parte più rocciosa. Il sentiero comunque sale in maniera abbastanza agevole e risulta sempre molto ben segnato.


Forcella Lagazuoi, 2573 s.l.m.

Dopo circa un’ora di cammino dalla forcella de Salares arriviamo nei pressi della forcella Lagazuoi; da qui volgendo lo sguardo in alto possiamo già vedere la stazione a monte della funivia Lagazuoi, e subito sopra l’omonimo rifugio.


Ultima parte di salita, in alto fa già capolino il rifugio

L’ultima parte è pura salita, attraverso tornanti e passando in alcuni tratti sulla neve ancora presente (nulla di difficile comunque, non c’è alcuna necessità di ramponcini), in circa mezz’ora arriviamo finalmente ai vari punti panoramici presenti nella zona della stazione a monte e del rifugio.


Punto panoramico, in basso a sinistra il passo Falzarego

Complessivamente abbiamo impiegato circa 2 ore e mezza per questa parte di salita, è ora di goderci il panorama e magari, perché no, rifocillarci un pochino. Sotto di noi è ben visibile il passo Falzarego, che raggiungeremo successivamente in discesa.


Stazione a monte, subito alle sue spalle il rifugio Lagazuoi

Un passo d’obbligo va fatto anche sulla terrazza del rifugio Lagazuoi, dove troviamo una tavola informativa con tutte le vette presenti e distinguibili: da qui infatti il panorama offre quanto di più straordinario si possa immaginare, dal gruppo delle Pale di San Martino a quello della Marmolada, da Catinaccio e Latemar fino al Sella e al gruppo Puez-Odle. Insomma se la giornata e il cielo lo consentono, da qui non ve ne andreste mai.

La terrazza del rifugio Lagazuoi, 2752 mt.

Col di Lana, Sass de Stria e Setsass visti dalla terrazza

E’ tempo di immetterci sul sentiero chiamato Kaiserjäger Steig, che conduce in breve tempo e facile salita alla croce del piccolo Lagazuoi. Purtroppo bisogna dire subito che il fatto che a distanza così breve ci sia l’arrivo della funivia fa sì che questo angolo di paradiso sia anche molto trafficato, anche da persone che oggettivamente con la montagna c’entrano poco… Ma tant’è, purtroppo bisogna farsene una ragione e cercare il proprio angolo di tranquillità lontano a sufficienza dalla ressa, almeno in alta stagione.

Kaiserjäger Steig

Il panorama è comunque davvero impagabile, dietro al rifugio si possono scorgere facilmente il monte Antelao, la Croda da Lago e i Lastoi de Formin.


La croce del piccolo Lagazuoi

Ci apprestiamo a scendere in direzione del passo di Falzarego. La prima parte segue i tornanti fatti salendo, ma questa volta ci prendiamo un po’ di tempo incuriositi dalle gallerie scavate nella roccia dall’esercito austriaco durante il primo conflitto mondiale. Qui infatti alcuni cartelli ci illustrano che si stabilirono le truppe della prima linea austriaca FW7.


Tofana di Rozes vista da una delle tante aperture delle gallerie

Le gallerie sono state scavate all’interno della Cengia Martini all’epoca della prima guerra mondiale e sono completamente visitabili assicurate da fune metallica, e vista la particolare pendenza è consigliato effettuare il percorso in discesa. Data la pochissima luce, è consigliabile noleggiare presso l’info point del passo Falzarego l’attrezzatura indispensabile alla visita.


Particolare di una galleria

La discesa per noi continua successivamente in direzione della forcella Travenanzes, circondata dalle vette del gruppo del Gran Lagazuoi da una parte e della Zima de Fouzargo dall’altra.


In discesa verso la forcella Travenanzes

Alle noste spalle il rifugio Lagazuoi

Forcella Travenanzes

Continuando a scendere il paesaggio muta decisamente, la roccia lascia sempre più velocemente il posto ai prati. La discesa continua in maniera sempre abbastanza ripida, costringendoci a più comodi zig zag.


Arrivo al passo Falzarego, alle nostre spalle la Cengia Martini

In circa un’ora e mezza di cammino arriviamo finalmente nei pressi del passo Falzarego, dove troviamo la stazione a valle della Funivia. Giusto il tempo per immortalare la graziosa cappella della Visitazione e proseguiamo per concludere il nostro anello attraverso il sentiero 424, che parallelo alla strada ci conduce in salita nuovamente al parcheggio nei pressi del passo Valparola.


Cappella della Visitazione, passo Falzarego

Complessivamente una bella gita, molto consigliata a chi ha la possibilità di camminare e dispone di una condizione fisica discreta. Non ci sono punti pericolosi o particolarmente difficili, tuttavia è richiesta una buona attitudine al cammino.


Passo Falzarego 2117 mt.

In breve:

Partenza e arrivo: parcheggio gratuito zona forte Tre Sassi, 2180 s.l.m.

Dislivello: 700 metri circa in salita e discesa

Tempo impiegato: 5 ore complessive più soste

Posti di ristoro: Rifugio Valparola 2168 s.l.m., stazione a monte Lagazuoi 2732 s.l.m., rifugio Lagazuoi 2752 s.l.m.


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