Laghetto Wuhnleger e il Latemar |
Oggi ci troviamo nella valle di Tires, una valle laterale della val d’Ega. Proseguiamo in auto fino all’ultimo paese sopra San Cipriano, Bagni di Lavina Bianca, dove troviamo ampia possibilità di parcheggio gratuito.
Parte finale del parcheggio |
Ci troviamo a quota 1179 metri di altitudine, e da qui
partono diversi sentieri, in direzione del rifugio Bergamo, dell’altopiano dello
Sciliar, e anche in direzione del rifugio Monte Cavone, che andremo a visitare.
In partenza sulla strada forestale |
Inizialmente ci troviamo sulla strada forestale
sterrata, che in salita molto comoda ci permette di godere del magnifico
panorama in direzione della valle, mentre alle nostre spalle imperioso
troneggia il Catinaccio, o Rosengarten se preferite la lingua tedesca, che in
questo caso ci aiuta a ricordare la leggenda del giardino di rose del re
Laurino.
Bel panorama in partenza |
In poco più di mezz’ora raggiungiamo il primo punto di
interesse, nei pressi di un pianoro erboso: qui troviamo infatti il laghetto
Wuhnleger, molto rinomato da queste parti per una particolare caratteristica.
Arrivo al laghetto Wuhnleger |
Il laghetto in sé, in effetti, sarebbe poco significativo
anche se molto ben conservato, ma sul suo specchio si riflettono, a seconda di
dove ci posizioniamo, le vette del Rosengarten e del Latemar, di una bellezza
tale che è impossibile resistere ad immortalarle!
Wuhnleger e il Catinaccio |
Una targa adagiata su una particolare roccia nei pressi
del laghetto ci aiuta a ricordare la sua caratteristica ed il legame con la
leggenda di re Laurino.
Una volta rilassati al cospetto di cotanta meraviglia riprendiamo il nostro cammino. Adesso il largo tracciato lascia spazio ad un sentiero più stretto, che sale più ripido infilandosi all’ombra del bosco.
Sentiero a tratti ombreggiato nel bosco |
Sicuramente il cammino è più impegnativo rispetto in
precedenza, ma il sentiero concede anche tratti dove è possibile tirare il fiato.
A fianco del sentiero nel bosco incrociamo per alcuni tratti anche la strada
forestale in pietra e cemento, che tuttavia sale ripida e decisa in direzione
del rifugio, sicuramente è da preferire il sentiero nel bosco.
Sentiero e strada forestale in decisa salita si incrociano |
Di tanto in tanto le aperture nel bosco ci consentono di
ammirare bellissimi panorami, sempre accompagnati dalle vette del Rosengarten.
Panorama lungo il sentiero in direzione del rifugio |
In circa un’ora e quaranta minuti di passo tranquillo arriviamo
nei pressi del rifugio Monte Cavone. Siamo saliti di circa 600 metri di dislivello
dal parcheggio.
Arrivo al rifugio |
Il rifugio si affaccia direttamente sul Catinaccio,
quindi possiamo rilassarci e ritemprarci in una cornice assolutamente
suggestiva!
Rifugio Monte Cavone (Tschafon Hütte), 1737 s.l.m. |
Dopo una meritata sosta procediamo oltre il rifugio, per
un’ultima parte di salita che ci permetterà di raggiungere la vetta del monte
Balzo, Völsegg Spitze in lingua locale, in circa 20 ulteriori minuti di cammino.
Panorama dalla "terrazza" del monte Balzo sulla val di Tires |
Diciamo subito che ne vale assolutamente la pena, saliamo
di circa 100 metri di dislivello per arrivare alla croce del monte Balzo, dove
attraverso un paio di terrazze panoramiche abbiamo la possibilità di godere di
un panorama unico: ai nostri piedi tutta la valle di Tires, possiamo inoltre
ammirare l’altipiano dello Sciliar, la valle Isarco e la conca di Bolzano, con
la città facilmente riconoscibile.
Ancora panorami dalla vetta |
In condizioni di ottima visibilità si possono riconoscere
le dolomiti di Brenta, ciò che rimane dei ghiacciai dell’Adamello, fino alle
alpi Breonie e quelle austriache. Insomma, panorami che una volta arrivati sin
qui non vorrete farvi mancare.
E’ ora di rimetterci in cammino in direzione del punto di
partenza, non senza aver raggiunto nuovamente, questa volta in discesa, il
laghetto Wuhnleger. Vale la pena fermarci ancora qualche minuto: rispetto al
mattino la luce è cambiata, il Catinaccio davanti a noi è molto più nitido ora
che siamo nel primo pomeriggio, ideale per tentare un altro paio di scatti!
Wuhnleger e Catinaccio nel primo pomeriggio, una meraviglia |
Riprendiamo infine la comoda strada forestale che in circa
un’ora e mezza soste comprese ci riporta dalla vetta del monte Balzo al
parcheggio di Bagni di Lavina Bianca.
Il catinaccio ci accompagna fino al termine della gita |
Una bella escursione, altamente consigliata per i
meravigliosi panorami e non eccessivamente impegnativa, anche se bisogna
mettere in conto circa 700 metri di dislivello.
In breve:
Partenza: Bagni di Lavina Bianca, parcheggio, 1179 s.l.m.
Arrivo: Monte Balzo (Völsegg Spitze) 1834 s.l.m.
Punto di ristoro: Rifugio Monte Cavone (Tschafon Hütte),
1737 s.l.m.
Dislivello in salita e discesa: 700 metri circa
Tempo necessario: 2 ore andata, 1,5 ore ritorno più soste
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