Amici di montagnapertutti oggi vi raccontiamo qualcosa di diverso dalle consuete escursioni a piedi in media e alta montagna. Vi parleremo infatti di un particolarissimo giro in battello elettrico sulle acque del lago Königssee, situato sulle alpi bavaresi di Berchtesgaden.
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St. Bartholomä, Königssee |
Per prima cosa dobbiamo raggiungere il molo di Seelände, a poca distanza dal paese di Schönau am Königssee. Lo possiamo fare sia in auto (grande parcheggio a pagamento disponibile), sia attraverso i comodi Bus che collegano al lago.
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Seelände, Schönau am Königssee |
Possiamo acquistare
i biglietti direttamente al molo e scegliere il nostro percorso, il mio
consiglio è di acquistare il biglietto per il giro completo, quindi fino al
molo di Salet e ritorno. Questo perché vi consentirà, una volta scesi a Salet, di
visitare attraverso una breve camminata il lago superiore Obersee, che merita
decisamente una visita!
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Particolare di uno dei moli di Seelände |
Il biglietto completo vi consentirà inoltre di scendere al molo di St. Bartholomä quando lo vorrete, e di riprendere successivamente il viaggio sul primo battello disponibile. Una raccomandazione importante: non esistono sentieri che costeggiano il lago, l’unico modo comodo per raggiungere i moli è il battello. Questo per farvi capire di essere pronti a salire almeno sull’ultimo battello disponibile per il ritorno a Seelände (consultate gli orari qui), o come alternativa vi ritroverete a vagabondare sui sentieri fino al giorno successivo, con il rischio di prendervi pure una multa salata se rintracciati!
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Königssee |
Un altro consiglio è quello di evitare di presentarvi al
molo di partenza nei giorni festivi o prefestivi, e possibilmente presentatevi al molo di prima
mattina, così da evitare code visto il grande afflusso di turisti che
giornalmente si imbarcano sui battelli in partenza da Seelände.
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Salet, Königssee |
Il capitano del battello, infatti, ben presto estrae un microfono e ci tiene compagnia raccontandoci vari aneddoti man mano che il battello raggiunge i vari punti di interesse. Purtroppo parla solo in tedesco, per cui è necessario conoscere la lingua per godere fino in fondo delle spiegazioni.
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Spiegazioni e aneddoti durante la navigazione |
Per fortuna siamo in grado di comprendere, ma se non avete la stessa fortuna niente paura, vi raccontiamo noi i principali punti di interesse, dovete solo memorizzare i vari passaggi! Il primo punto di interesse è la parete rocciosa Falkensteiner, dove possiamo scorgere una grande croce rossa alla nostra destra: si tratta di una presunta tragedia, narrazione a metà strada tra realtà e leggenda non esistendo testimonianze che ne comprovino il reale accadimento, nella quale il 23 agosto 1688 persero la vita 70 pellegrini durante una tempesta.
Arriviamo ora a circa metà del percorso che ci porterà al
molo di St. Bartholomä, dove assisteremo alla fase più caratteristica del
nostro giro. Ci troviamo infatti sulla parete dell’eco, dove anticamente per
intrattenere i turisti si sparava un mortaretto e la parete restituiva fino a 7
volte l’eco dello sparo. Oggi non è più possibile il trasporto di polvere da
sparo sui battelli per ragioni di sicurezza, per cui ad un certo punto vedrete
uno stewart “armarsi” di trombetta e nel silenzio totale dei turisti e del
battello intonare alcune note che puntualmente la parete dell’eco restituisce,
rendendo davvero magico questo momento.
Al termine scatta naturalmente l’applauso, e il capitano
spiega che se è piaciuta la dimostrazione è possibile contribuire con una piccola
mancia che verrà utilizzata per il loro fondo cassa birra, mentre lo stewart
gira tra i turisti con il cappello in mano. Tenetevi una monetina a portata di mano,
anche se non è obbligatorio è comunque consigliato.
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Arrivo a St Bartholomä |
La traversata continua, e dopo circa 30 minuti dalla
partenza giungiamo al molo di St. Bartholomä,
facilmente riconoscibile dalla sagoma dell’omonima cappella situata sulla penisola
di Hirschau, Il capitano ci avvisa a questo punto che è possibile scendere qui
per chi ha il biglietto valido fino a questo punto, mentre per chi come noi ha acquistato
il biglietto fino a Salet è possibile rimanere sul battello e sbarcare a St.
Bartholomä successivamente alla visita al molo di Salet, cosa che noi facciamo.
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Panorama da St. Bartholomä |
Prima di arrivare a Salet il capitano ci introduce all’ultima
(per il momento) attrazione visibile dal battello, ovvero la cascata
Schrainbach, che può essere raggiunta anche a piedi da St. Bartholomä in circa
mezz’ora di facile camminata. Le acque impetuose della cascata si tuffano
direttamente in quelle del lago, creando un effetto ottico molto particolare
grazie anche al verde della vegetazione.
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Schrainbach Wasserfall, la cascata Schreinbach |
Ci dirigiamo quindi all’ultima fermata del battello al
villaggio di Salet, che raggiungiamo in circa 20 ulteriori minuti di navigazione.
A differenza di St. Bartholomä, il luogo più famoso e visitato del lago
Königssee, al nostro sbarco a Salet di prima mattina abbiamo proprio l’impressione
di pace e tranquillità.
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Arrivo al molo di Salet |
L’unica struttura che notiamo dalla parte opposta del molo è
una malga apparentemente non aperta al pubblico. Se procediamo invece in
direzione del lago superiore Obersee troviamo subito il ristoro Salet Alm, un
ristorante self service attivo già dal mattino, con molti tavoli all’esterno
pronti ad ospitare i tanti turisti che si avvicendano giornalmente.
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Salet |
Come detto da qui è possibile visitare il lago Obersee e la
famosa cascata Röthbach, di questo parleremo nel prossimo post del nostro blog.
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Salet Alm di prima mattina |
Siamo pronti a riprendere il nostro viaggio, con la visita a
St. Bartholomå nella penisola di Hirschgau. Aspettiamo il successivo arrivo del
battello a Salet sul quale saliamo, e in poco tempo ci ritroviamo al molo di St
Bartholomå.
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Arrivo a St. Bartholomä |
La sagoma della cappella è davvero caratteristica, ma tutto
il villaggio risulta davvero affascinante, a partire dalla pescheria dove si può
gustare il pesce pescato nel lago, davvero cibo a chilometro 0! La specialità
sono le trote e i salmerini, pesci che popolano in larga parte il Königssee.
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Fischerei St. Bartholomä, il piccolo e romantico ristorante |
Da qui partono anche diversi sentieri per escursioni di
varie durate, considerate sempre gli orari dei battelli per il rientro in caso.
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Particolare della cappella |
Passiamo attraverso il molo di Kessel senza raggiungerlo
(seppur funzionante, questo scalo è previsto solo in caso di richiesta al
momento di fare il biglietto da parte di qualche turista). Viene utilizzato principalmente
dagli escursionisti per raggiungere il rifugio Gotzenalm.
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Kessel |
Siamo ormai in dirittura d’arrivo, il tempo per passare a
distanza ravvicinata dall’unica isola del lago Königssee, Christlieger, chiamata
anche isola di San Giovanni (Johannesinsel) per la grande statua di marmo in
onore di Giovanni Nepomuceno che spicca al suo interno.
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Christlieger |
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La statua di marmo dedicata a Giovanni Nepomuceno |
Il nostro viaggio in battello si conclude dove siamo
partiti, al molo di Seelände. Il viaggio di ritorno è risultato un più monotono,
soprattutto a causa dell’affollamento sul battello, ed anche per la mancanza
delle descrizioni da parte dell’equipaggio che sono previste sono durante la
prima parte di navigazione.
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Arrivo a Seelände |
In breve:
Partenza e arrivo: Seelände, Schönau am Königssee
Tempo impiegato: 1 ora e 45 minuti di navigazione circa più
soste
Posti di ristoro: Fischerei St. Bartholomä, Salet Alm
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