domenica 22 giugno 2025

WATZMANNHAUS – AI PIEDI DEL WATZMANN

Di tanto in tanto anche Montagnapertutti abbandona le amate vette italiane, oggi infatti ci troviamo in Germania, sulle alpi bavaresi e più precisamente in quelle di Berchtesgaden.

Watzmannhaus  1930 s.l.m.

Per raggiungere la zona di partenza per questa lunga ma appagante escursione, dobbiamo raggiungere l’abitato di Schönau am Königssee, paese rinomato per la presenza del pittoresco lago, il Königssee appunto. Una volta arrivati a Schönau, seguiamo le indicazioni che ci portano al parcheggio Hammestiel attraverso una stradina asfaltata in ripida salita.

Impressioni dal parcheggio Hammerstiel

Il parcheggio è a pagamento, diciamolo subito, ma la cifra di 6 euro per tutta la giornata non è eccessiva. Dobbiamo però stare attenti agli orari; sebbene le dimensioni del parcheggio siano abbastanza grandi, alle 8 del mattino le auto presenti sono già parecchie,

Inizio del sentiero

Una volta parcheggiata l’auto e recuperati gli zaini siamo pronti a partire; oggi ci aspetta una camminata abbastanza impegnativa, diverse ore di cammino e circa 1300 metri di dislivello complessivi in salita e discesa. Quello che faremo sarà una sorta di anello con una deviazione extra in direzione di un imperdibile punto panoramico che descriveremo più avanti.

Ma andiamo per ordine… Per prima cosa ci addentriamo in decisa salita al fresco del bosco attraverso un bel sentiero che ci permette di prendere immediatamente quota, arrivando in circa 40 minuti ad una deviazione: da qui possiamo scegliere se affrontare il nostro anello in senso orario o antiorario. Ci troviamo nei pressi di Schapbachboden, a 989 metri di altitudine.

Schapbacboden, 989 s.l.m.

Noi scegliamo di prendere il sentiero alla nostra destra, sempre segnato 444, in direzione della malga Stubenalm, che raggiungiamo in ulteriori 30 minuti di cammino su sentiero largo e agevole. La malga al nostro arrivo (sono passate da poco le 9 del mattino) è già aperta e pronta a ricevere turisti e camminatori.

Arrivo alla malga Stubenalm

Stubenalm, 1153 s.l.m.

Dalla malga Stubenalm il sentiero cambia numero, è ora segnato 441 e ci conduce sempre in salita in direzione della malga Mitterkaseralm, a quota 1420 di altitudine, che raggiungiamo in altri 40 minuti circa di cammino.

In prossimità della malga Mitterkaser

Un cartello ben visibile ci avvisa che l’apertura al pubblico è prevista a partire dalle ore 10, e infatti quando passiamo risulta ancora chiusa. Ma proseguendo il sentiero in salita e volgendo lo sguardo indietro dopo alcuni minuti vediamo che i tempi sono rispettati e la malga risulta regolarmente aperta.

Mitterkaseralm, 1420 s.l.m.

Il sentiero ora sale in maniera più decisa, i passaggi sono tutti sotto il sole e il caldo e la fatica si fanno sentire. 

Mitterkaseralm vista dal prosieguo del sentiero

Raggiungiamo una cascina in legno, probabilmente una stalla o un ricovero attrezzi, sopra la quale la punta del Watzmann svetta in modo evidente. 

Il Watzmann domina sopra di noi

Dal piano erboso sul quale è adagiata la cascina è possibile ammirare il gruppo del Watzmann completo: una leggenda locale vuole che la vetta principale rappresenti il padre, il Kleiner Watzmann la madre e le piccole vette centrali rappresentino i 7 figli, anche se in realtà le cime centrali risultano essere cinque.

Il gruppo del Watzmann, una famiglia secondo la leggenda

Se voltiamo lo sguarda sulla destra della vetta del Watzmann, possiamo già riconoscere quello che sarà il nostro primo punto di arrivo e la massima altitudine che toccheremo nella escursione odierna, ovvero i 1930 metri del rifugio Watzmannhaus, situato proprio ai piedi della seconda montagna più alta della Germania.

Watzmanne, più in basso a destra il rifuguo Watzmannhaus

Come possiamo intuire il cammino da fare è ancora parecchio, così come il dislivello da superare. Riprendiamo quindi il cammino fino ad incrociare il sentiero 442 denominato Falzsteig, proveniente dalla malga Kürointhütte, che prenderemo al ritorno.

Incrocio con il sentiero 442

Il cartello ci indica che è necessaria ancora un’ora di cammino per raggiungere il rifugio Watzmannhaus, la parte forse più impegnativa, vuoi perché ormai siamo in cammino da circa 3 ore, vuoi perché l’ultima parte prevede una serie di tornanti e zig zag mentre l’erba lascia progressivamente posto alla roccia. Alcuni tratti risultano assicurati da funi metalliche pur non risultando passaggi particolarmente pericolosi.

Panorama nell'ultima parte del sentiero

Voltandoci alla nostra sinistra possiamo ammirare il bellissimo panorama del fondovalle, mentre in lontananza svettano il monte Untersberg, proprio al confine con l’Austria e il salisburghese, e Hoher Göll e Hohes Brett a dominare invece la sponda opposta del lago Königssee.

Panorama con i monti Untersberg, Hoher Göll e Hohes Brett

Sono passate ormai 4 ore dalla nostra partenza dal parcheggio, abbiamo superato i 1150 metri di dislivello e finalmente raggiunto il rifugio. È il momento di premiarci con una bella birra fresca sulle panche esterne, e per chi vuole di concedersi uno spuntino in stile tedesco.

Panorama dal rifugio

Il Rifugio Watzmannhaus è una struttura molto caratteristica, e almeno esternamente mostra tutti gli anni che ha (è stato costruito originariamente nel 1888), ma internamente le camere e i dormitori sono stati naturalmente rinnovati. Il rifugio dispone di circa 200 posti letto, per informazioni aggiuntive potete visitare il loro sito web.

Watzmannhaus, 1930 s.l.m.

Con una fermata al rifugio è possibile il giorno successivo raggiungere le vette del Watzmann: i tempi di percorrenza sono di 3 ore per Hocheck (vetta principale), 4 ore per Mittelspitze e 6,5 ore per Südspitze. Naturalmente sono giri consigliati solo a camminatori esperti.

Il sentiero che parte dal rifugio verso Watzmann Hocheck

Una volta riposati riprendiamo per la prima parte il sentiero fatto all’andata, fino a raggiungere il cartello che indica la deviazione verso il sentiero 442 e la malga Kührointhütte alla nostra destra. Il sentiero, denominato Falzsteig, risulta nella prima parte piuttosto impegnativo, con passaggi non pericolosi ma dove è comunque necessario prestare attenzione. Alcuni tratti sono assicurati da funi metalliche che ci aiutano nei passaggi più complicati tra le rocce.

Passaggio del Falzsteig assicurato con funi d'acciaio

Una volta persa quota, la roccia lascia spazio ai prati ed il sentiero ora più agevole ci accompagna in direzione dei pascoli di Kühroint e dell’omonima malga. Possiamo considerare circa un’ora e mezza, due ore di cammino dal rifugio Watzmannhaus, dipende chiaramente dal passo e dalla propria capacità di superare i tratti più impegnativi della discesa. In tutti i casi consigliamo sempre la giusta prudenza, teniamo sempre presente che dopo diverse ore di cammino potremmo non avere più la stessa lucidità e freschezza fisica!

I prati di Kühroint e, in lontananza, la malga omonima

La malga Kührointhütte funziona ordinando alla cassa all’ingresso e poi ritirando cibi e bevande sul retro all’ingresso della cucina, il momento vi verrà segnalato attraverso un avvisatore acustico in uso ormai un po’ ovunque, che vi verrà fornito al momento dell’ordine.

Kûhrointhütte, 1420 s.l.m.

Siamo ormai vicini al rientro, ma prima ci aspetta la deviazione che avevamo preannunciato all’inizio: dal retro della malga parte infatti il sentiero 443, che in mezz’ora scarsa ci conduce al punto panoramico Arkenkanzel.

Gedenkkapelle St. Bernhard, Kühroint

Vi consiglio vivamente questa deviazione, anche se dopo tutte queste ore un po’ di fatica sicuramente si fa sentire. Il motivo è molto semplice: una vista unica dall’alto sul lago Königssee da una posizione assolutamente speciale.

Lago Kõnigssee dal punto panoramico Arkenkanzel

Il tempo di fare qualche scatto e di contemplare un panorama di tale bellezza e siamo pronti per terminare il nostro anello. Per prima cosa dobbiamo raggiungere nuovamente i pressi della malga Kührointhütte, poi continuiamo attraverso il sentiero 442 perdendo rapidamente quota in direzione di Schapbachboden e dell’omonima malga Schapbach.

La vecchia malga Schapbach

Proseguendo attraverso il largo e comodo sentiero raggiungiamo il punto dove abbiamo incontrato la deviazione di prima mattina (ricordate?). Da qui riprendiamo il sentiero nel bosco che in circa mezz’ora ci riporta al parcheggio e alla nostra auto.

Schapbachalm, 1044 s.l.m.

Tirando le somme si tratta di una escursione di una giornata piena (siamo stati in giro per circa 10 ore, comprese le due soste al rifugio Watzmannhaus e alla malga Kührointhütte). Assolutamente necessari: buona condizione fisica, passo sicuro e tanta voglia di camminare!

In breve:

Partenza e arrivo: parcheggio Hammerstiel (Schönau am Königssee), 765 s.l.m.

Punto più alto: Watzmannhaus, 1930 s.l.m.

Dislivello complessivo: 1200+ metri in salita e discesa

Tempo impiegato: 8 ore circa più soste

Posti di ristoro: Rifugio Watzmannhaus 1930 s.l.m., Stubenalm 1153 s.l.m., Mitterkaseralm 1420 s.l.m., Kührointhütte 1420 s.l.m., Schapbachalm 1044 s.l.m.










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