venerdì 2 settembre 2022

VALICO DI SAN FERMO - MONTE ANTOLA

Oggi il nostro traguardo sarà il monte Antola, la vetta più alta del parco che porta lo stesso nome e che abbraccia due diverse regioni, Liguria e Piemonte. L’escursione è descritta in dettaglio fino ai due terzi a questa pagina, mentre la restante parte finale verrà descritta qui; nella prima parte, pur essendo trascorsi oltre dieci anni, non abbiamo trovato grossi cambiamenti, se non qualche nuovo cartello e maggior segnaletica durante il percorso.

Il nostro punto di partenza, come già nella gita descritta nel link evidenziato in precedenza, sarà il Valico di San Fermo (1155 s.l.m.), raggiungibile sia dalla Val Borbera, in Piemonte, sia dalla Val Vobbia, Liguria, passando attraverso i vari paesi di Vobbia, Vallenzona, Piani di Vallenzona per poi risalire la strada comunale fino al valico, cosa che abbiamo fatto anche noi.

Lago del Brugneto

Come per la precedente occasione prendiamo il sentiero che parte dalla località San Clemente (un cartello recente che ha sostituito quello precedente ormai danneggiato ben visibile dalla strada) e passando attraverso il passo Sesenelle raggiungiamo la sella pratosa del monte Buio in poco più di un’ora di cammino.

Monte Buio 1402 s.l.m.

Siamo a quota 1400 metri di altitudine, dalla croce del monte Buio si gode di uno splendido panorama, ci fermiamo nelle panche di legno a riprendere fiato e ne approfittiamo per uno spuntino. Riprendiamo quindi il cammino fino a Capanna di Tonno, che raggiungiamo prima attraverso una discesa per prati, quindi risalendo leggermente. Abbiamo perso quota, ci troviamo ora a circa 1300 metri di altitudine.

Capanna di tonno altro non è che quello che dice il nome, una tettoia in legno ormai parecchio datata con un paio di tavoli e panche utili a chi vuole fermarsi per riprendere fiato in un posto ombreggiato e magari fare uno spuntino.

Da qui mancano circa 50 minuti al rifugio Parco Antola, ai piedi della vetta dell’omonimo monte. Il sentiero ora sale in maniera più decisa, ce lo aspettiamo visto che dobbiamo acquistare 300 metri di quota; l’aspetto positivo è che questa parte di sentiero passa in gran parte all’interno del bosco, quindi una parte ombreggiata che risulta comunque gradevole anche se con il caldo le gocce di sudore si sprecano.

Siamo arrivati al bivio tra il rifugio e la vetta

Arriviamo infine al termine di questo sentiero immettendoci sulla larga mulattiera che con pendio molto dolce ci porta sulla destra al rifugio, mentre alla nostra sinistra conduce alla vetta.

Rifugio Parco Antola 1460 s.l.m.

Decidiamo per una sosta al rifugio, ci possiamo prendere un attimo di pausa magari in compagnia di un bel tagliere servito nella sala interna (all’esterno oggi il sole scalda davvero troppo).

Rifugio Parco Antola 1460 s.l.m.

Una volta riposati e rifocillati a dovere e dopo aver goduto della vista in direzione del fondovalle e del lago del Brugneto, è ora di ripartire in direzione della vetta del monte Antola, che raggiungiamo prima attraverso la stessa mulattiera dell’andata in leggera salita passando attraverso i ruderi del rifugio Musante e successivamente a ciò che rimane del vecchio rifugio albergo Bensa.


Lago del Brugneto visto dal sentiero

Passiamo oltre la nuova cappelletta del Sacro Cuore e ci avviamo verso un ultimo tratto di sentiero in salita attraverso prati che ci permette in pochi minuti di raggiungere la vetta dove è issata la caratteristica croce bianca e dove è presente il monumento dedicato alla liberazione.


Caratteristico monunento in vetta con splendido panorama a 360°

Il panorama neanche a dirlo è meraviglioso e spazia a 360 gradi, consentendoci di apprezzare sul versante genovese il mar ligure e su quello piemontese le vette più vicine ma in condizioni di visibilità particolarmente buone tutto l’arco alpino.

La vetta e il lago del Brugneto

E’ arrivato il momento di rientrare, lo facciamo attraverso lo stesso sentiero dell’andata, raggiungendo in un paio d’ore il parcheggio nel prato a lato strada della località San Clemente.

Monte Antola 1597 s.l.m.

Un’ultima informazione utile: sia nella prima occasione anni or sono che in questa recente gita abbiamo constatato la presenza di un numero enorme di tafani, insetti piuttosto fastidiosi che tendono ad attaccare e pungere in maniera anche dolorosa. Li abbiamo incontrati maggiormente nel tratto iniziale e finale della nostra gita, tra la zona di partenza al valico di San Fermo e il passo Sesenelle, sia di mattina ma ancora di più al ritorno nelle ore calde del pomeriggio.

 

In breve:

Partenza: Parcheggio Loc.San Clemente 1129 s.l.m.

Arrivo: Monte Antola 1597 s.l.m.

Dislivello positivo e negativo: 600 metri circa

Tempo impiegato andata: 2 ore e mezza più soste

Tempo impiegato in discesa: 2 ore più soste

Posti di ristoro: Rifugio Parco Antola 1460 s.l.m.



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