La nostra gita odierna parte dal valico di Capanne di Cosola, conosciuto anche come il passo delle quattro province (ed altrettante regioni). Qui infatti convergono i territori delle province di Genova, Alessandria, Pavia e Piacenza.
Albergo Capanne di Cosola, 1500 s.l.m. |
Per raggiugere il valico dalla parte piemontese attraversiamo completamente la val Borbera, risalendo la stretta strada provinciale fino ad arrivare ai 1500 metri di quota del valico, dove ben riconoscibile ci appare l’omonimo albergo ristorante.
Il nostro punto di partenza |
Sul lato opposto della strada, nei pressi di una caratteristica fontana chiamata “Sorgente Mirà” parte il nostro cammino, in un primo breve tratto attraverso una stradina lastricata che si trasforma quasi subito in largo sentiero.
Inizio del sentiero |
In brevissimo tempo arriviamo ad un bivio: alla nostra destra possiamo facilmente riconoscere le indicazioni per il sentiero in direzione del monte Chiappo, inizialmente in decisa salita.
Deviazione in direzione del monte Chiappo |
Dopo una prima parte di sentiero abbastanza ripida, la salita diventa più dolce anche se continua. Alla nostra destra possiamo già ammirare i bellissimi panorami in direzione della provincia pavese.
Panorama dal sentiero |
La collina erbosa del monte Chiappo |
Sullo sfondo a sinistra riconoscibilissimo il monte Ebro |
In circa mezz’ora di cammino arriviamo al passo che
congiunge il sentiero in direzione del monte Ebro e quello in direzione della
vetta del monte Chiappo, che raggiungiamo facilmente in ulteriori cinque minuti.
Siamo arrivati a 1700 metri di altitudine.
Deviazione nei pressi della vetta |
La giornata spettacolare dal punto di vista meteo ci consente di ammirare dalla vetta il panorama a 360°, con il monte Lesima ed il suo caratteristico radar e più in lontananza la pianura padana e le alpi in direzione nord, mentre dal lato opposto la visuale in giornate come questa arriva a distinguere addirittura il mare della riviera ligure di ponente.
Panorama dalla vetta del monte Chiappo |
Qui troviamo anche come detto il rifugio monte Chiappo,
ancora aperto (siamo alla fine di settembre) almeno nei weekend. Si consiglia
comunque in caso di previsione di sosta di contattare i gestori per la conferma
dell’apertura.
Rifugio monte Chiappo, 1700 s.l.m. |
Il rifugio è collegato alla seggiovia proveniente da Pian
del Poggio, attiva anche in inverno per chi ama lo sci alpino e le camminate
con le ciaspole. (neve permettendo naturalmente).
Arrivo della seggiovia, a fondovalle Pian del Poggio |
Nei pressi del rifugio in bella mostra troviamo anche l’inconfondibile
statua di san Giuseppe, dove è anche presente un cartello segnaletico che indica
che il sentiero 102 fa parte della famosa “Via del Sale”, in questo caso
segnando la via in direzione di Lombardia e Liguria.
Monte Chiappo, 1700 s.l.m. |
Statua di San Giuseppe, sullo sfondo il monte Ebro |
Una volta scattate le foto di rito ed ammirati i panorami, è
ora di ripartire in direzione del monte Ebro; il sentiero inizialmente scende verso
la sella erbosa del monte Prenardo, e successivamente in maniera più ripida
fino a raggiungere il passo Bocca di Crenna (20-25 minuti dal monte Chiappo).
Riprendiamo il sentiero verso l'Ebro |
Monte Prenardo, 1654 s.l.m. |
Dal passo, dove si congiunge la larga mulattiera proveniente
da Salogni e che riporta comodamente a Capanne di Cosola, proseguiamo questa
volta in salita dapprima attraverso prati e poi in maniera più ripida su pietre
e ciottoli, fino ad arrivare alla sella erbosa del crinale che conduce al monte
Ebro, che raggiungiamo in circa 40-45 minuti dalla ripartenza dal monte Chiappo.
Passo Bocca di Crenna |
In vista della vetta dell'Ebro |
Sulla vetta del monte Ebro è adagiata l’inconfondibile croce
ed è presente un cippo commemorativo militare. Anche dalla vetta del monte Ebro
si gode di un panorama impagabile in giornate come questa, ed una sosta è
assolutamente dovuta.
Monte Ebro, 1700 s.l.m. |
Panorama dalla vetta |
Ritorniamo infine sui nostri passi, la via della discesa ci
riporta al passo Bocca di Crenna; da qui possiamo scegliere se utilizzare la
larga e comoda mulattiera e raggiungere il valico di Capanne di Cosola e
concludere quindi l’anello, oppure riprendere il sentiero questa volta in
salita per raggiungere nuovamente il monte Chiappo per concederci una sosta
ristoratrice al rifugio.
Risalita al monte Chiappo |
Noi optiamo per la seconda, spendendo le ultime gocce di
sudore risalendo di circa 150 metri di quota fino a raggiungere nuovamente il
rifugio in circa 50 minuti dalla ripartenza dal monte Ebro.
Voltandoci alle nostre spalle il bel panorama sul monte Ebro |
Una volta ristorati possiamo rientrare infine al valico, le
salite sono finite, si scende soltanto ed in maniera piacevole, potendo godere della
bella giornata e dei bei panorami.
Monte Chiappo e panorama sul sentiero del rientro |
Gita non troppo impegnativa ma bellissima dal punto di vista
paesaggistico, davvero consigliata!
Vette: Monte Chiappo 1700 s.l.m., monte Ebro 1700 s.l.m.
Dislivello positivo e negativo: 500 metri circa
Tempo impiegato: 2 ore e mezza
più soste
Posti di ristoro: Rifugio Monte Chiappo 1700 s.l.m., Ristorante Albergo
Capanne di Cosola 1500 s.l.m.
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