In una delle rare mattinate di cielo terso e sgombro
da nubi di questa seconda parte di agosto, decidiamo di andare a fare visita ad
una delle zone forse più belle dell’intera regione: il parco naturale dello
Sciliar – Catinaccio, Schlern – Rosengarten in lingua locale.
Stazione a monte della funivia |
Il nostro punto di appoggio sarà il rifugio Alpe di
Tires, mentre la partenza sarà proprio dal centro dell’Alpe di Siusi,
Compatsch, direttamente all’arrivo della comoda
funivia che parte dal paese di Siusi.
Compatch, Alpe di Siusi |
Un piccolo approfondimento va fatto parlando della
mobilità in questa particolare zona: più di altre valli montane, sull’Alpe di
Siusi viene sponsorizzata la cosiddetta mobilità dolce, ovvero il traffico
limitato il più possibile ai veicoli privati, almeno nelle ore di punta della
giornata. Il traffico alle auto senza permessi speciali viene consentito solo
prima delle 9 e dopo le 17, mentre a disposizione dei tanti turisti vengono
messe navette e bus, così come è
possibile appunto utilizzare gli impianti di risalita. Per “invogliare” i turisti
a servirsi di questi ultimi, anche il costo del parcheggio per chi invece si
ostina a voler utilizzare il proprio mezzo in orari consentiti: 15 euro al
giorno, cifra fissa (!).
Alpenhotel Panorama, alla stazione a monte dell'omonima seggiovia |
Noi arriviamo comodamente a Compatsch utilizzando la
funivia, quindi ci serviamo della seggiovia Panorama, che parte a 5 minuti di
cammino dalla stazione a monte della funivia e che ci porta ancora più in
quota, a circa 2000 metri di altitudine.
Già da subito panorama meraviglioso dello Sciliar e Punta Santner |
Per adesso è una splendida giornata, il cielo è di
un colore blu visibile solo in alta montagna e presenta per ora pochissime nubi
e qualche leggera velatura. Alla nostra destra fa splendida mostra di sé il
gruppo montuoso dello Sciliar, con la famosa punta Santner, mentre davanti a
noi si ergono in tutta la loro bellezza Sassolungo e Sassopiatto.
Il Sassolungo in lontananza |
La prima parte del sentiero che conduce alla
forcella dei Denti di Terrarossa è molto agevole, con lievi saliscendi e sempre
con Sciliar e punta Santner in bella vista. Volgendo lo sguardo verso l’alto e
dotati di buono zoom è addirittura possibile immortalare il rifugio Bolzano
(Schlernhäuser), adagiato sulla parte pianeggiante in vetta allo Sciliar.
Prima parte del sentiero |
Rifugio Bolzano (Schlernhäuser) |
Dopo circa una quarantina di minuti di cammino
facile e tranquillo, ecco che ci apprestiamo a percorrere l’unico tratto
impegnativo dell’intera gita: i grandi tornanti a zig zag in decisa salita
disegnati sul versante nord dei Denti di Terrarossa, che ci condurranno con non
poca fatica all’omonima forcella.
Forcella dei Denti di Terrarossa con i suoi zig zag |
Si tratta di risalire il monte per circa 350 metri
di dislivello in un tratto piuttosto breve, da qui la difficoltà e la fatica.
Ci prendiamo qualche pausa di tanto in tanto, magari con la scusa di qualche
foto, anche perché il panorama in direzione dell’Alpe di Siusi alle nostre
spalle è sempre stupendo.
In circa un’ora e mezza siamo finalmente giunti alla
forcella dei Denti di Terrarossa. Da qui, siamo a 2500 metri di altitudine, si
gode di un bellissimo panorama in direzione della Val d’Ega, con il Catinaccio
di Antermoia già ben visibile, e proprio davanti a noi le Cime del Principe, ai
piedi delle quali si trova il rifugio Bergamo.
Panorama dalla forcella in direzione del Catinaccio di Antermoia |
Proseguiamo dalla forcella in direzione del rifugio
Alpe di Tires, che raggiungiamo in pochi minuti di sentiero in discesa. A
destra proprio sopra di noi fanno capolino le punte chiamate Denti di
Terrarossa, dalla loro conformazione è molto facile risalire alle ragioni del
nome.
Particolare dei Denti di Terrarossa |
Il rifugio Alpe di Tires (Tierser Alpl Hütte) è
davvero caratteristico, anche se molto moderno, con il suo tetto di color rosso
intenso. La gestione è affidata a ragazzi piuttosto giovani e molto in gamba
(le persone da servire qui sono sempre tante e soddisfare tutti non è poi così
facile), oltre che gentili ed educati.
Rifugio Alpe di Tires (Tierser Alpl Hütte) |
Appena il tempo di gustare il nostro piatto del
contadino, e il cielo che inizialmente era molto promettente, si è ora coperto
di nubi grigie e minacciose. Ripartiamo quindi in buona discesa su una comoda
stradina sterrata, al ritorno faremo un giro un po’ più lungo ma anche molto
agevole, che ci guiderà direttamente a Compatsch, alla stazione a monte della
funivia che ci riporterà a Siusi.
Abbandoniamo solo temporaneamente la strada sterrata
prendendo un sentiero che in poco tempo ci porta al rifugio Molignon
(Mahlknechthütte), evitandoci un bel po’ di strada in più. Siamo scesi a circa
2050 metri, ormai ci stiamo decisamente avvicinando alla fine della gita.
Rifugio Molignon (Mahlknechthütte) |
Lungo tutto il tratto, sulla destra abbiamo sempre
in bella vista Sassolungo e Sassopiatto, anche se le solite nubi grigie e
dispettose ne limitano un po’ la bellezza.
Sempre attraverso la comoda strada sterrata scendiamo
ulteriormente fino ad incontrare la malga Almenrosen, a circa 2000 metri di
altitudine.
Almenrosen Hütte |
Il tempo di incontrare l’ultima, bellissima malga
con il suo pittoresco laghetto e vista sul Sassolungo, la malga Edelweiss, e con qualche
saliscendi anche la strada sterrata dà il cambio a quella asfaltata: siamo
ormai nei pressi della frazione di Compatsch, che già vediamo in lontananza.
Edelweiss Hütte |
La nostra gita odierna finisce qui, i chilometri
fatti non sono stati pochi. Col senno di poi abbiamo fatto bene a prendere la
seggiovia Panorama all’inizio della gita, non tanto per la quota risparmiata
(circa 150 metri di dislivello) quanto per la strada complessivamente accorciata,
considerando la lunghezza del cammino al ritorno.
In breve:
Partenza: Compatsch, stazione a monte seggiovia Panorama
2009 s.l.m.
Punto più alto: Forcella Denti di Terrarossa (Rosszähn
Scharte) 2500 s.lm.
Punto di arrivo: Compatsch, paese, 1860 s.l.m.
Posti ristoro: Rifugio Alpe di Tires, Rifugio Molignon,
Almenrosen Hütte, Edelweiss Hütte
Dislivello complessivo in salita: 500 metri circa
Dislivello complessivo in discesa: 650 metri circa
Tempo necessario: 1 ora e 40 minuti in salita (rifugio
Alpe di Tires), 2,5 ore in discesa
Frequento l'alpe di siusi da molti anni e volevo suggerirvi un'altra baita molto carina la baita delle marmotte sotto il sasso piatto.
RispondiEliminaLa passeggiata per arrivarci è fattibile anche per famiglie (io l'ho fatta con bambini dai 2 anni in su) e una parte del tragitto puo essere effettuato mediante impianti di risalita.
Il percorso è molto bello e il panorama fantastico con sasso lungo e sasso piatto proprio davanti.
La baita è fra verdi prati sotto le maestose montagne. Se siete fortunati incontrerete anche gli animaletti che le danno il nome!
Grazie del suggerimento Elena!
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