La gita odierna prevede la visita ad una valle laterale
dell'alta Venosta, chiamata Langtaufers, ovvero Vallelunga. Prendiamo la strada
che porta verso il valico di Resia fino all'altezza di Curon Venosta, quindi,
poco prima del tunnel che porta al parcheggio del famoso campanile sul lago,
giriamo a destra ed imbocchiamo la strada che attraversa la Vallelunga, fino al
suo termine alla frazione di Melago, a quota 1900 metri di altitudine.
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La chiesa e il piccolo bacino artificiale all'altezza della frazione Grub |
Qui troviamo un parcheggio che alle 9.30 del mattino è già
completamente esaurito, per cui lasciamo l'auto ai bordi della strada in
compagnia di diverse altre vetture. Il panorama da Melago è già splendido, in
lontananza si possono già vedere chiaramente i monti del ghiacciaio della Palla
Bianca.
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Melago (Melag) 1912 s.l.m. |
Già in partenza abbiamo la possibilità di scegliere quale
sentiero prendere per arrivare al nostro traguardo, ovvero il
rifugio Pio XI alla Palla Bianca (Weisskugel Hütte), ai piedi dell'omonimo monte e dei
ghiacciai
Barba d'Orso e Vallelunga.
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Vallelunga, rio Carlino (Karlinbach) |
Il sentiero N.2 segue una via facile e pianeggiante,
costeggiando le acque del rio Carlino (Karlinbach), che scorre fino al famoso
lago di Resia, proveniente dai ghiacciai citati in precedenza.
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La prima croce a 2094 s.l.m. |
Noi ci incamminiamo invece seguendo il sentiero N.3, che
sale subito abbastanza ripido, prendendo immediatamente quota e portandoci in
breve tempo (circa una mezzora) alla prima croce, posta a circa 2100 metri di
altitudine.
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Sullo sfondo il monte Palla Bianca |
Da questo punto in poi il sentiero sale in maniera più
dolce, attraverso verdi prati e sempre praticamente parallelo al sentiero N.2,
che vediamo alla nostra destra molto più in basso rispetto a noi, dalla parte
opposta del rio Carlino.
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Malga di Melago (Melager Alm) 1970 s.l.m. |
Arriviamo quindi ad un punto dal quale è ben visibile la
malga di Melago, raggiungibile dall'altro sentiero in circa 40 minuti di
cammino da Melago. La malga rimane oltre 300 metri più in basso rispetto alla
nostra posizione, proprio sotto i nostri piedi. Il panorama è piuttosto aperto, con la catena montuosa del Palla Bianca sempre a farci compagnia durante il cammino.
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Palla Bianca (Weisskugel) 3738 s.l.m. |
Ancora un piccolo sforzo ed arriviamo ad una croce, posta in
una zona abbastanza pianeggiante: siamo alla Innere Schäferhütte, a 2350 metri
circa di altitudine. Qui convergono i sentieri che dipartono verso il
ghiacciaio del Lago Bianco (Weissseeferner),
in territorio austriaco, la Karlspitz e la Nockenspitz, vette tutte ben oltre i
3000.
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Innere Schäferhütte, 2354 s.l.m. |
Il sentiero prosegue, come dicono anche le indicazioni in
legno, anche per il rifugio Pio XI, raggiungibile secondo il cartello in altri
40 minuti di cammino. Manca praticamente soltanto l'ultima parte di salita per
arrivare al rifugio, da qui non ancora visibile.
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Al termine del sentiero verso il rifugio attraverso un bel laghetto |
Prima di iniziare l'ultima vera salita, giriamo intorno al
monte che stiamo costeggiando, arrivando ad un piccolo ma splendido laghetto di
montagna: è qui che il sentiero incomincia a salire con decisione in direzione
del rifugio.
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Panorama dal laghetto, riconoscibile il sentiero |
Nel piccolo specchio d'acqua (specchio è la definizione
esatta, qui i monti della cima Barba d'Orso vi si specchiano creando scenari da
opere pittoriche), sono presenti anche piccoli pesci, rane e girini, per la
gioia di Barbara e dei bambini in generale.
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Parte finale del sentiero |
La salita si fa ora più ripida, alla nostra sinistra
possiamo notare in alto le funi della teleferica utilizzata dal rifugio: ormai
non siamo più distanti dal traguardo.
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Ultimo tratto di salita, in alto già appare il rifugio |
Ancora pochi passi e dall'alto fa capolino il rifugio, che
raggiungiamo in pochi minuti di ulteriore fatica. Abbiamo impiegato circa 2 ore
per arrivare, più o meno il tempo previsto dalle mappe e dalle guide.
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Il rifugio Pio XI fa capolino dall'alto |
Il rifugio Pio XI si presenta esternamente piuttosto datato
e un po' fatiscente, ma i panorami da qui sono davvero bellissimi, con i
ghiacciai a pochissima distanza e tantissimi 3000 tutto intorno.
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Rifugio Pio XI alla Palla Bianca (Weisskugel Hütte) 2542 s.l.m. |
Ci sediamo nelle panche esterne del rifugio a consumare la
meritata merenda (il servizio qui è self service, con piatti caldi preparati
comunque dalla cucina del rifugio).
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Il rifugio Pio XI visto dall'alto |
Dopo un po' di sole e di relax e la compagnia delle
magnifiche vette e dei ghiacciai è ora di rientrare alla base, ovvero al paese
di Melago. Per il ritorno prendiamo il sentiero N.2, che in ripida discesa ci
porta in meno di un'ora alla malga di Melago, che all'andata vedevamo
dall'alto.
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Ghiacciaio della parete di Vallelunga, al confine con l'Austria |
Ormai siamo quasi al termine della gita...Invece di
raggiungere la malga continuiamo a seguire il sentiero N.2, che costeggiando il
rio Carlino ci porta in pochi minuti al parcheggio di Melago.
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Ancora un'immagine del ghiacciaio visto dal rifugio |
In breve:
Partenza: Vallelunga, Melago, parcheggio 1900 s.l.m.
Arrivo: Melago,
parcheggio
Dislivello complessivo in salita e discesa: 650 metri circa
BELLISSIMO IN Vallelunga.................
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