sabato 1 ottobre 2022

SENTIERO DELLE FONTANE - MONTE GIAROLO

Monte Giarolo 1473 s.l.m.

Oggi ci troviamo a Caldirola, in provincia di Alessandria in alta val Curone, a circa 1000 metri di altitudine. In programma abbiamo la visita al nuovo sentiero delle fontane, all’interno del bosco che circonda il paese, e il raggiungimento della vetta del monte Giarolo (…e non solo, come poi vedremo).

Caldirola, piazza XXIV Maggio

Una volta parcheggiata la macchina nella piazza principale del paese, piazza XXIV Maggio, prendiamo la ripida stradina in discesa sulla sinistra in direzione di Salogni che passa attraverso le case del paese, e la seguiamo fino al cartello che indica la prima delle fontane ed anche l’unica realmente attiva al nostro passaggio, la fontana degli Zerbi.

Fontana degli Zerbi

In pratica stiamo facendo il cammino inverso rispetto a quello consigliato dalle guide online, passando attraverso la fontana conclusiva, senza dubbio anche quella in condizioni migliori. Una volta oltrepassata la fontana degli Zerbi, ci incamminiamo all’interno del bosco attraverso il sentiero che subito non propone salite apprezzabili, il cammino risulta molto piacevole ed ombreggiato.

Crocevia nel bosco

Raggiungiamo in breve tempo la seconda delle fontane, la fontana della Salute. Il sentiero ora sale anche se in maniera non eccessiva, ma tale da farci prendere rapidamente quota. In circa 40 minuti di cammino dalla prima fontana raggiungiamo il bivio tra il sentiero 106 e il 106b, abbiamo superato i 1200 metri di altitudine.

Deviazione in direzione del rifugio Orsi

Sempre in salita oltrepassiamo l’incrocio con il sentiero che porta al rifugio Orsi e raggiungiamo in mezz’ora scarsa in rapida successione altre due fontane, la Fontana Nascosta, dove troviamo una vecchia vasca da bagno (!) e la fontana Moietta, abbiamo superato i 1300 metri di quota.

Passo Brusamonica

Successivamente salendo sempre in maniera piuttosto agevole raggiungiamo il passo Brusamonica e le rovine di quello che la leggenda vuole fosse un tempo un castello. Abbiamo raggiunto il crinale e l’incrocio con il sentiero 200.

Alla ricerca delle rovine...

A questo punto dobbiamo decidere se continuare a seguire il sentiero delle Fontane per poi ritornare a Caldirola, oppure allungare in direzione della vetta del monte Giarolo. Neanche a dirlo la tentazione di raggiungere la vetta e godere dei panorami ha la meglio, per cui continuiamo a seguire il sentiero sul crinale che passando attraverso i verdi prati porta dapprima ad oltrepassare la stazione a monte proveniente dal villaggio La Gioia e quindi salendo in maniera dolce alla vetta del monte Giarolo e alla sua statua del Redentore.

I prati e, sullo sfondo, il monte Giarolo

Purtroppo il panorama è un po’ rovinato dalla selva di antenne presenti nei pressi, ma la vetta del Giarolo vale comunque una visita.

Foto di gruppo con il Cristo Redentore

Un’informazione importante: fate molta attenzione nei tratti aperti nei pressi dell’arrivo della seggiovia ed in alcuni tratti nel bosco. La seggiovia infatti nei mesi estivi è molto frequentata dagli appassionati di downhill che scendono a forte velocità e in alcuni casi anche in maniera sconsiderata e poco rispettosa degli escursionisti, con conseguenti rischi per l’incolumità degli uni e degli altri.

Vista panoramica dalla vetta del monte Giarolo

Panorami

Vista in direzione del monte Ebro

Una volta scattate le foto di rito, riprendiamo in senso inverso il sentiero segnato n° 200, oltrepassiamo il passo Brusamonica e sempre seguendo il crinale ci dirigiamo questa volta in direzione del monte Ebro, che raggiungiamo in circa due ore di cammino attraverso saliscendi prima e costante salita nella fase finale.

Monte Ebro, 1700 s.l.m.

Anche oggi la vista dal monte Ebro è spettacolare, anche se un po’ di foschia è presente e non consente di raggiungere il panorama dei monti in lontananza. E’ tempo per uno spuntino, ormai le ore di cammino complessive sono più o mene cinque, inclusa qualche sosta.

Finita la sosta è ora di avviarci al rientro; appena scesi dalla vetta dell’Ebro, sulla destra parte il sentiero in discesa in direzione del rifugio Orsi (attenzione al palo con il cartello segnaletico che noi abbiamo trovato a terra!).

Il sentiero entra quasi subito nel bosco e dei monti costantemente quota ci porta con facilità al rifugio Ezio Orsi, a quota 1397 s.l.m. Il rifugio al nostro arrivo risulta aperto, ma forse per l’ora (siamo nella seconda parte del pomeriggio) i gestori paiono un po’ impreparati al nostro arrivo.

Rifugio Ezio Orsi 1397 s.l.m.

Riusciamo comunque a dissetarci in qualche modo per poi riprendere il sentiero che continua a scendere in direzione del paese di Caldirola, che raggiungiamo concludendo il percorso attraverso lo stesso tratto dell’andata, passando attraverso la fontana degli Zerbi e la stretta via che, questa volta in ripida salita, ci riporta al parcheggio di piazza XXIV Maggio.

Particolari del rifugio Orsi


Giro abbastanza lungo che richiede un minimo di preparazione fisica considerato il dislivello complessivo, circa 900 metri, e i chilometri percorsi, circa 18. In alternativa è possibile completare il percorso delle fontane, circa 10 km di percorrenza e 500 metri di dislivello, magari allungando con una visita alla vetta del monte Giarolo.

In breve:

Partenza: Caldirola piazza XXIV Maggio, 1052 s.l.m.

Vette: Monte Giarolo 1473 s.l.m., monte Ebro 1700 s.l.m.

Dislivello positivo e negativo: 900 metri circa

Lunghezza percorso: 18 km. circa

Posti di ristoro: Rifugio Ezio Orsi 1397 s.l.m.


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