Lago di San Pancrazio (Kratzberger See) 2133 s.l.m. |
Stazione a monte Merano 2000 |
La funivia può ospitare un gran numero di persone,
anche se quest’anno la capienza è stata leggermente ridotta a causa del virus
Covid-19; raggiunge in brevissimo tempo (7 minuti) la stazione a monte a circa
1900 metri di altitudine. La zona escursionistica di Merano è raggiungibile
anche attraverso la cabinovia che parte da Falzeben, sopra Avelengo, i due
impianti arrivano praticamente a distanza di pochi passi l’uno dall’altro.
Veduta di Merano dalla stazione a monte |
La vista panoramica appena scesi dalla funivia è
fantastica, con la conca di Merano adagiata proprio sotto di noi.
Vista dal sentiero in direzione della malga Waidmann |
Noi ci incamminiamo lungo il sentiero segnato n°3, una
mulattiera molto larga e comoda che in circa tre quarti d’ora di facile salita ci
porta nei pressi della malga Waidmann, una della tantissime presenti in questa
zona. Siamo saliti di appena un centinaio di metri, e questo la dice lunga
sulla facilità del percorso.
Kirschsteiger Alm, 1960 s.l.m. e Meraner Hütte, 1945 s.l.m. |
Le malghe sono molto attrezzate e anche molto
organizzate nel rispetto delle misure di sicurezza previste per il contrasto
del coronavirus; tuttavia i turisti sono davvero tanti, e può essere necessario
pazientare qualche minuto, oppure accomodarsi all’interno delle stesse, dove normalmente
le persone non scelgono di sedere in caso di giornate soleggiate.
Arrivo al Giogo di Pietramala |
Dopo la sosta, riprendiamo il cammino risalendo un
paio di tornanti per immetterci nuovamente sul sentiero n°3, che ci porta in
circa una mezzora alla forcella chiamata Giogo di Pietramala (Missensteiner
Joch).
Panorama in direzione della Val Sarentino |
Siamo a quota 2128 metri di altitudine, da qui sulla nostra destra parte il sentiero Otto Gurschler Weg, che ci guida in direzione del rifugio Valcanova (Kesselbergerhütte) a quota 2300 s.l.m. Davanti a noi, invece, si apre la parte più occidentale della Val Sarentino, che ospita anche il nostro traguardo odierno, ovvero il lago di San Pancrazio (Kratzberger See).
Val Sarentino |
Dopo la forcella il sentiero diventa un po’ più
stretto, e pur senza risultare difficile diventa comunque più impegnativo, a
causa del continuo incrociare i tanti turisti di ritorno dal lago che ci
rallentano il passo.
Già visibile la piccola cascata e la conca che ospita il lago di San Pancrazio |
In un’altra mezz’ora raggiungiamo il lago di San
Pancrazio, un bellissimo specchio d’acqua che cambia colore a seconda del punto
in cui lo osserviamo. Sulla sponda alla nostra sinistra troviamo anche una
spiaggetta (avete letto bene, sembra proprio una piccola spiaggia di minuscole
pietroline) che invoglia davvero a fare il bagno. Il lago infatti, è anche
balneabile, anche se le temperature di aria e acqua sono sufficientemente basse
da farci desistere.
Lago di San Pancrazio (Kratzberger See) 2133 s.l.m. |
Ci stendiamo anche noi, come gli altri escursionisti presenti, ad ammirare questo piccolo gioiello, ci sono altri visitatori, è vero, ma tutti rispettano la pace di questo splendido luogo.
La "spiaggia" del lago |
Sul sentiero del ritorno |
Una facile escursione in un luogo incantato, peccato
per la tanta, troppa gente presente, ma i panorami meritano comunque una visita,
con una ciliegina speciale sulla torta, il lago di San Pancrazio. Gita adatta a
tutti, zona molto consigliata alle famiglie con bambini anche molto piccoli.
In breve:
Partenza: Stazione a monte funivia Merano 1900 s.l.m.
Arrivo: Lago di San Pancrazio (Krazberger See) 2133 s.l.m.
Posti ristoro: almeno una decina in questa zona, 19 in tutto
il comprensorio
Dislivello complessivo in salita e discesa: 250 metri circa
Tempo impiegato: 3,5 ore totali, più eventuali soste ai
punti di ristoro
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