Lago di Massaro (Moarer Egetsee) |
Lo scopo di montagnapertutti è sempre stato quello di
creare spunti per gite in montagna adatte, come dice il nome stesso, un po’ a
tutti. Partendo da questo importante particolare, oggi vediamo come rendere
possibile se non proprio a tutti almeno a chi ha a disposizione una discreta
condizione fisica, una delle più belle e panoramiche escursioni dell’intera
regione.
Museo delle miniere, Masseria (Val Ridanna) |
Il piuttosto famoso, almeno da queste parti, giro dei
7 laghi, altro non è che un percorso ad anello con partenza in alta val
Ridanna, e precisamente a Masseria, dove si trova il celebre museo delle
miniere. Esiste un bellissimo sito ufficiale dove potete trovare tutte le
informazioni per un’eventuale visita, cliccate su questo link.
Museo delle miniere, Masseria (Val Ridanna) |
Esiste la possibilità di rendere questo bellissimo
percorso, che passa attraverso continui laghi e percorsi d’acqua con panorami
assolutamente incantevoli, un po’ più leggero sia in termini di tempi di
percorrenza che di dislivello e chilometri effettivi:
La prima cosa da fare è prenotare il biglietto! |
...a partire dal giovedì e fino alla domenica, ogni
settimana nella stagione estiva il museo delle miniere prevede il trasporto
degli escursionisti che desiderano eventualmente prenotarsi telefonicamente,
via mail o di persona alla cassa del museo di Masseria, attraverso la valle di
Lazzago e fino alla malga Moarerberg (quota 2114) con l’ausilio di un paio di
pulmini da 9 posti e un intero pullman da 40 posti. A disposizione inoltre un
fuoristrada per qualche ulteriore posto in più.
Malga Moarerberg, sullo sfondo riconoscibili i mezzi di trasporto |
I mezzi sono quelli che nelle stesse giornate portano
anche i visitatori che prenotano l’accesso con visita all’interno delle miniere
sempre alla cassa del museo, per cui quando si decide è necessario prenotare
subito per la giornata preferita. Il costo per il solo trasporto è di 10 euro e
l’unica partenza di giornata è alle 08.00 del mattino, per cui è necessario
svegliarsi di buon’ora!
Arrivo dei mezzi alla malga di prima mattina |
In questo modo abbiamo eliminato circa 6,5 km del percorso
del giro completo e circa 700 metri di dislivello, facendo scendere di
parecchio la nostra fatica: in pratica riducendo il dislivello in salita
complessivo a non più di 750 metri ed i chilometri totali di percorrenza a
circa 14. A scanso di equivoci, anche se la montagna è bella ovunque, a livello
paesaggistico la valle di Lazzago è la parte meno interessante del giro, non ci
perdiamo nulla di importante, insomma…
Moarerberg Alm, 2114 s.l.m. |
A causa del ritardo di alcuni escursionisti i mezzi
partono leggermente in ritardo, ma poco dopo le 08.30 raggiungiamo la malga
Moarerberg, il punto da cui partiremo per la nostra escursione. Naturalmente
qui sono molto attrezzati e preparati fin dalle prime ore del mattino, proprio
perché nella seconda parte della settimana i turisti giungono qui molto presto
grazie ai mezzi di trasporto.
Indicazioni dei sentieri nei pressi della malga |
Il tempo per un caffè e si parte! Inutile
nascondercelo, lo sapevamo già dopo aver consultato la cartina, il primo pezzo
in decisa salita sarà anche il più impegnativo della giornata, e ci porterà in
prossimità dei primi laghi e successivamente al punto più alto della nostra
gita, attraversando il Passo dell’Erpice appena oltre 2700 metri di quota.
Si incomincia subito a salire... |
Arrivati al primo laghetto, il più piccolo tra quelli
che hanno un nome (non tutti i laghi che incontreremo lo possiedono), abbiamo
già messo alle spalle una buona metà della salita prevista.
Kleiner Egetsee, il primo e più piccolo dei laghi |
Moarer Weissen |
Continuiamo a salire, lo sparuto gruppo di
escursionisti con il quale avevamo iniziato il giro dei sette laghi si dirada
sempre più, tanto che ci ritroviamo ben presto in solitaria (almeno alla
vista).
Moarer Egetsee |
Ben presto arriviamo al secondo lago, uno dei più
grandi e anche dei più belli: si tratta del lago dell’Erpice, o lago di Massaro
(Moarer Egetsee), dal colore blu scuro e le acque cristalline. E’ uno
spettacolo della natura e vale la pena di una piccola fermata.
Attenzione però a non sostare nel tratto detritico del
sentiero alla sinistra del lago, nel momento in cui siamo passati alcuni pezzi
di roccia anche piuttosto grandi si sono staccati dalla parte alta della parete
rocciosa rotolando fino al livello del lago e passando quindi a grande velocità
attraverso il sentiero. Se sentite rumori sospetti state con gli occhi ben
aperti!
Sullo sfondo la Parete Alta (Hochgewand), 3190 s.l.m. |
Ci stiamo avvicinando al punto più alto della nostra
gita odierna, con il passaggio attraverso il passo dell’Erpice. Alcuni ometti
di pietra ci indicano che siamo in prossimità, mentre in lontananza ma non
troppo svetta la punta dalla caratteristica forma piramidale della Parete Alta
(Hochgewand), con i suoi 3190 metri di altezza.
Il sentiero si divide a questo punto |
Incontriamo un grosso sasso sul terreno con
l’indicazione di un bivio, per i sentieri 33A alla nostra sinistra e 33 alla
destra. Non è una deviazione priva di importanza, spieghiamo perché: per poter
godere dei panorami proposti da tutti i laghi di questa bellissima zona, il
sentiero 33A è sicuramente consigliato, passando in rassegna ogni lago presente
ma non solo, come vedremo più avanti.
Ultimo tratto in salita (per ora...) |
Il sentiero 33 è invece più breve e meglio segnato, ma
vi farà incontrare soltanto uno dei laghi, peraltro forse il più bello di
tutti, quantomeno comunque il più grande, il lago Torbo. Questo sentiero è
invece consigliato quando si ha poco tempo a disposizione o le condizioni del
tempo non sono buone oppure sono in deciso peggioramento, permettendo un più
rapido raggiungimento del più vicino posto di riparo e ristoro, il rifugio
Vedretta Piana.
Ancora un ometto e la Hochgewand con ciò che resta del ghiacciaio |
Ancora un breve tratto in salita e sempre accompagnati
dai soliti ometti di pietra raggiungiamo il punto più alto della nostra
escursione, poco oltre i 2700 metri, prima di intraprendere la decisa discesa
che ci porta sulla riva del terzo lago, molto bello anche questo, il lago
dell’Erpice di dentro (Hinter Senner Egetsee). I suoi colori abbinati a quelli
del cielo e delle pareti rocciose della Cima del Lago Nero e del Monte Tumulo
rendono la vista incantevole!
Lago dell’Erpice di dentro (Hinter Senner Egetsee) |
Continuiamo a seguire il sentiero 33A, non sempre
segnato in maniera continua (ma è molto semplice orizzontarsi, magari con
l’aiuto di una cartina), che ci guida nella parte più aperta dell’Alpe Alta
dell’Erpice, un piano dalle dimensioni davvero molto vaste ed attorniato alla
nostra sinistra dal gruppo montuoso della Parete Alta, mentre alla nostra
destra una parete rocciosa ci divide dal sentiero 33 e dall’Alpe dell’Erpice.
Una volta oltrepassata questa parte di percorso
estremamente pianeggiante, il sentiero ci guida in discesa verso un altro
pianoro in parte roccioso ed in parte erboso, dove l’acqua la fa davvero da
padrona.
In questa parte sono presenti dei corsi d’acqua e dei
laghetti, senza nome ma anche loro molto carini. Il sentiero li costeggia dall’alto
sempre sulla parte sinistra permettendoci di godere dello splendido panorama.
Lago senza nome |
Poco più sopra, già visibile in precedenza dall’alto,
adagiato su una conca rocciosa fa capolino l’ennesimo laghetto senza nome,
attorniato da bellissimi eriofori, fiori bianchi che crescono sulle sue sponde,
ma in realtà un po’ ovunque in questi passaggi ricchi di acqua e di roccia.
Altro bellissimo lago senza nome |
Dopo aver oltrepassato anche questo lago, il sentiero 33A
ora incomincia a scendere e a girare verso destra, in direzione dell’ultimo
lago della giornata, forse il più famoso di tutti oltre che il più grande.
Il lago Torbo comincia a fare capolino tra le rocce |
Si tratta del lago Torbo (Trüber See), il cui nome
deriva probabilmente dal suo bellissimo colore verde ghiaccio. Incomincia a
spuntare attraverso le rocce, ma siamo ancora molto in alto e un po’ distanti
per poterlo apprezzare in pieno.
Lago Torbo (Trüber See) |
Il sentiero continua a scendere e ad avvicinarsi,
finalmente siamo in grado di cogliere tutta la bellezza del lago Torbo, anche
se da questo sentiero non possiamo avvicinarci più di tanto e lo vediamo sempre
da piuttosto in alto. Sull’altro versante scorgiamo già il sentiero 33, che
passa molto vicino al lago e con il quale ci congiungeremo a breve.
Sentiero oltre il lago Torbo |
Ancora qualche passaggio attraverso la roccia e anche
alcuni brevi passaggi esposti assicurati con fune metallica, prima di scendere
nell’ultimo piano in vista del rifugio Vedretta Piana.
Mentre dal sentiero più in alto potevamo scorgere il
rifugio a circa lo stesso livello altimetrico, arrivati nel piano finale siamo
scesi ben oltre, per cui per arrivare al rifugio dovremo risalire per oltre 100
metri di dislivello di breve ma ripido sentiero. Questa sarà davvero la nostra
ultima fatica!
Il puntino al centro della foto è il rifugio, non manca più molto |
Un pontino di legno prima e successivamente una fune
metallica ci agevolano nel raggiungimento del rifugio, dove arriviamo non senza
aver lasciato qualche gocciolina di sudore.
Una volta consumato il nostro piatto di canederli in
brodo offertoci al rifugio, possiamo ripartire in decisa discesa per terminare
il nostro giro che ci riporterà al punto di partenza di prima mattina: il museo
delle miniere di Masseria.
Rifugio Vedretta Piana (Grohmannhütte) 2254 s.l.m. |
Panorama dal rifugio in direzione dei ghiacciai (non visibili) |
Il sentiero in discesa dal rifugio verso i Piani dell’Accla è piuttosto
ripido, ma comunque molto comodo e non ci crea assolutamente problemi
Si scende in maniera decisa verso i piani di Aglsboden |
Particolare del sentiero in discesa |
In circa un’ora di cammino giungiamo nei pressi della
malga Aglsboden, molto grande con laghetto di pesca, già ben visibile dall’alto
sul sentiero. Una bella e rumorosa cascata del rio Fernerbach attraverso le
rocce e successivamente un pontino sospeso piuttosto lungo che lo attraversa ci
accompagnano direttamente alla malga.
Aglsboden, panorama dal sentiero in discesa |
Da qui ci accomodiamo sulla larga mulattiera che porta in meno di un’ora
di passeggiata in discesa al museo delle miniere. Qui finisce la nostra
escursione ai 7 laghi, davvero unica nel suo genere e consigliatissima. Tutto ciò che bisogna tenere in considerazione è la
necessità di camminare per un po’ di ore, diciamo almeno 5-6, con il percorso
abbreviato.
Cascata del Rio Ferner nei pressi della malga |
Ponte sospeso con gli ombrelloni della malga sullo sfondo |
Per chi volesse intraprendere la gita completa può iniziare la sua avventura anche in senso contrario, i dati comunque sono questi: dislivello 1440 metri, durata almeno 7-8 ore, percorrenza oltre 20 km. Buona escursione!
Aglsboden, monumento naturale |
In breve:
Partenza: Moarer Almhütte (Poschaus), 2112 s.l.m.
Arrivo: Masseria (Ridanna), 1426 s.lm.
Posti ristoro: Moarer Almhütte, Grohmannhütte (Rifugio
Vedretta Piana)
Dislivello complessivo in salita: 750 metri circa
Dislivello complessivo in discesa: 1440 metri circa
Tempo impiegato: 6 ore + pausa merenda
CIAO SERGIO, MA SI PUO' FARE CON DEI BAMBINI QUESTO PERCORSO?
RispondiEliminaGRAZIE MILLE
Ciao, in tutta sincerità sono parecchie ore di cammino, durante la mia esperienza non ho visto bambini. Più consigliata ai ragazzi, secondo me a partire dai 10-12 anni si può fare, ma devono comunque essere abituati a camminare!
EliminaAbbiamo avuto la fortuna di poterlo percorrere durante la fioritura degli eriofori...... di una bellezza unica!!!
RispondiEliminaComplimenti per la dettagliata descrizione.
Saluti
Ciao Claudio, grazie di aver condiviso la tua esperienza!
EliminaCiao Sergio. Volevo chiederti in caso si decidesse di partire dal museo delle miniere di quanto verrebbe allungata l'escursione? Grazie
RispondiEliminaCiao, in pratica la differenza partendo dal museo delle miniere la fa la valle di Lazzago, da percorrere completamente fino ad arrivare alla malga Moarerberg, il punto di arrivo dei mezzi che trasportano i turisti di giornata. Il percorso a piedi viene allungato in questo modo di qualche chilometro e di circa un'ora e mezza di cammino. Buona escursione!
EliminaGrazie
EliminaCiao, sto pensando di fare questo giro. Ho telefonato un mese fa al museo per sapere del servzio navetta, ma mi hanno detto che e' stato sospeso causa covid.vi risulta? Inoltre mi chiedevo se ci fosse possibilita' di farlo in 2 giorni aggiungendo il giorno dopo qualche altro giro
RispondiEliminaCiao, naturalmente se ti è stato detto questo sicuramente è così... Una proposta per fare il giro in due giorni è quella di aggiungere un po' di salita e chilometri (e bellezza naturale), ovvero fermarsi una notte al rifugio Vedretta Pendente (Teplizer Hütte), posizionato circa 200 metri sopra il rifugio Vedretta Piana. In questo modo si aggiunge anche una visita al Lago del Forno (Pfurn See). L'altitudine massima di questo percorso supera i 2800 metri. In caso informati prima sulla disponibilità di posti al rifugio!
EliminaCiao, stiamo pensando di fare questo giro questa estate, la salita e le ore di cammino non mi spaventano, però non ho capito se ci sono punti esposti o tecnicamente difficili. Grazie per la risposta. Elena
RispondiEliminaCiao Elena, ci sono alcuni punti leggermente esposti ma privi di rischi, bisogna soltanto come sempre prestare un minimo di attenzione. Alcuni brevi tratti sono assicurati da funi metalliche, ma anche qui nessuna particolare difficoltà tecnica. Il giro è veramente bello e i panorami indimenticabili, a mio parere da fare assolutamente almeno una volta!
RispondiEliminaCiao, abbiamo fatto l'escursione a Ferragosto ed effettivamente è molto bella!! Confermo che non ci sono punti difficili e confermo anche che serve un buon allenamento. Noi abbiamo preso la navetta e all'arrivo eravamo comunque distrutti :)
EliminaIl sentiero era ben segnalato in ogni punto, probabilmente da quando c'è stato lei ad oggi hanno ripassato tutta la segnaletica.
Grazie per le informazioni che ha dato.
Elena
Prego Elena, felice di essere stato di aiuto e ancor più che vi si piaciuta la gita!
EliminaCredete che sarà fattibile questo itinerario per il ponte del 2 giugno? E di solito c’è la navetta in quel periodo ? Grazie
RispondiEliminaBuongiorno, l'itinerario è sicuramente fattibile ad inizio giugno in condizioni di meteo normali e restrizioni Covid permettendo. La riapertura del museo delle miniere per il 2022 è previsto per il 14 aprile, per informazioni riguardo alle navette può contattare direttamente l'ufficio informazioni del museo di Ridanna: Tel. +39 0472 656463
RispondiEliminaMail ridanna@museiprovinciali.it
Grazie mille gentilissimo!
Eliminaper chi fa il giro senza navetta, consigliate di salire passando per il sentiero che transita presso la Stadlalm oppure di stare sull'altro versante sulla carrareccia?
RispondiEliminaCiao, se la domanda è in quale senso affrontare il giro ad anello ti posso dire che è possibile completarlo in entrambe le direzioni. La valle di Lazzago non offre grandi spunti paesaggistici, quindi voltandoci alle spalle non ci perdiamo niente di importante. Personalmente io prediligerei questa opzione comunque, ma come si dice, de gustibus. Buona gita in val Ridanna!
Eliminaciao sergio, ti volevo chiedere il sentiero è ben segnalato o c'è pericolo di perdersi?
RispondiEliminaCiao, in base ai miei ricordi il sentiero è in gran parte segnato in maniera continua, nei tratti nei quali lo è di meno è comunque molto facile orizzontarsi, nessun rischio di perdersi quindi
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