San Martino di Monteneve |
Panorama dal sentiero |
Entriamo subito in ripida salita nel bosco ombreggiato,
quindi seguiamo il sentiero che di tanto in tanto esce dallo stesso dandoci la
possibilità di ammirare il panorama alla nostra destra; in direzione della
Guardia Alta (Hochwart), in basso e ben visibile in mezzo ai prati, fa capolino
la malga Untere Gostalm.
Deviazione in direzione della galleria Karlstollen |
Il sentiero, ora molto largo, ci conduce attraverso ampi
tornanti ad una deviazione alla nostra destra, in direzione dell'ingresso alla
galleria mineraria Karlstollen, raggiungibile attraverso uno stretto sentiero
che passa nel bosco.
Ingresso della Karlstollen |
In pochi minuti raggiungiamo una zona aperta al limite del
bosco, e attraversando un ruscello raggiungiamo la Karlstollen: la galleria è
aperta, al suo interno l'acqua scende come se piovesse, le pareti costituite da
serie di tronchi molto ordinate e a terra un binario dove all'esterno è
poggiato un vagoncino. All'esterno una roccia con il simbolo della miniera
porta un'insegna con alcune immagini dell'interno della galleria, visitabile
(credo) attraverso la visita guidata grande INFO
Panorama dal sentiero in direzione del rifugio Monteneve |
Una volta ultimata la visita alla galleria, riprendiamo il
sentiero lasciato pochi minuti prima, riportandoci sul largo sentiero sterrato
(in alcuni tratti erboso) che ci accompagnerà fino nei pressi del Seemoos.
Immagine panoramica del Seemoos |
Seemoos |
Proseguendo attraverso il cosiddetto Knappensteig, il
sentiero dei minatori, possiamo notare in lontananza davanti a noi il grande
binario che serviva da elevatore a secchi d'acqua, come ci indica il cartello
una volta arrivati ai suoi piedi.
Knappensteig in prossimità del Seemoos |
Il binario è lungo oltre 400 metri(!), e oggi è diventato
sentiero ripidissimo che porta velocemente al rifugio. Nei pressi del binario possiamo ammirare la zona del
Seemoos, con il suo bel laghetto, e varie strutture minerarie ancora
perfettamente intatte.
Il binario è già ben visibile in lontananza dal sentiero! |
Una volta scattate le immancabili foto, riprendiamo il
sentiero sterrato, che sale molto più dolcemente, aggirando il colle prima di
arrivare al rifugio.
Il sentiero nelle vicinanze del rifugio |
Sempre accompagnati da quello che più a valle diventa il Rio
di Monteneve, ci apprestiamo all'ultimo tratto di salita, che ci porta a
raggiungere in un paio d'ore il rifugio.
Rifugio Monteneve, 2354 s.l.m. |
Il rifugio Monteneve, come già scritto, è esteticamente uno
dei più bei rifugi dell'Alto Adige (almeno...), inserito nel contesto magico di
questo villaggio dei minatori nella località San Martino di Monteneve.
Panorama dal rifugio in direzione della Cima di Lago Nero (2988 s.l.m.) |
Ha una lunga storia, e ne conserva le varie fasi evolutive
all'interno di un bellissimo museo nei suoi pressi che vale la pena di visitare
(ingresso gratuito, sempre aperto).
Museo delle Miniere di Monteneve |
L'ingresso della Galleria S.Martins Stollen, nei pressi del museo |
L'interno della galleria |
Purtroppo anche le cose più belle hanno la loro parte
negativa: personalmente (esperienza del tutto personale) non ho mai trovato nei
rifugi e malghe del sud tirolo personale così scortese come qui. Non entro nei
dettagli, ma non vi sentirete come a casa, insomma, anche se alla fine vi
offriranno un grappino o similare sottolineandovi che è gratis...Ma il
personale cambia, si sa, mentre il rifugio resta, quindi posso essere stato
sfortunato...
Panorama alla sinistra del sentiero che conduce al Lago Nero Piccolo |
Una volta terminato lo spuntino al rifugio, proseguiamo
oltre il villaggio, in direzione della Cima di Lago Nero e dell'omonimo lago
(da non confondere con il Lago Nero del Tumulo, questo viene chiamato Lago Nero
Piccolo, Kleiner Schwarzsee).
Cima di Lago Nero e Moarer Weissen |
Dobbiamo salire altri 300 metri di dislivello, portando il
totale a 1000, impiegando circa un'altra ora scarsa di cammino attraverso
l'Alpe di Montenevoso, accompagnati alla nostra sinistra dalla catena montuosa
Schneeberger Weissen; voltandoci durante la salita possiamo ammirare San
Martino di Monteneve in tutto il suo splendore.
San Martino di Monteneve |
Ormai siamo al di sotto della piccola diga che ci fa intuire
di essere a pochi minuti dalla nostra meta; un'ultimo sforzo ed eccoci
arrivati: il lago, molto bello, ha davvero un colore piuttosto cupo, circondato
da vette molto alte che formano una conca quasi perfetta.
La piccola diga sul lago Kleiner Schwarzsee |
La vetta più alta, la Cima di Lago Nero, sfiora i 3000
metri, ma la parete più caratteristica è quella delle Moarer Weissen, dal
colore candido da sembrare quasi neve.
Lago Nero Piccolo (Kleiner Schwarzsee), 2635 s.l.m. |
Quassù il grande turismo non arriva, se non qualche sparuto
escursionista di tanto in tanto; la pace è davvero assoluta, ogni parola detta
un po' più forte si trasforma in eco.
Il lago visto dal sentiero che porta alla Forcella di Lago Nero |
Un'altra immagine del Lago Nero Piccolo |
Purtroppo non si può stare qui in eterno, ed allora è
arrivato il tempo di rientrare: una volta tornati al rifugio, per il ritorno
seguiamo il percorso più facile, prendendo e seguendo il largo sentiero
sterrato che con vari passaggi nel bosco ci riporta in un paio d'ore al ponte
di Monteneve, dove si conclude la gita.
In breve:
Partenza: Ponte di Monteneve (Schneeberg Brücke) 1666 s.l.m.
Arrivo: Lago Nero Piccolo (Kleiner Schwarzsee) 2635
s.lm.
Posti ristoro: Rifugio Monteneve (Schneeberg Hütte) 2355
s.l.m.
Dislivello salita e discesa: 1000 metri circa
Tempo impiegato: salita 2,5 - 3 ore, discesa 1,5 - 2 ore
La salita al rifugio è possibile anche partendo circa un
paio di chilometri più avanti sulla strada del Passo Rombo, passando attraverso
la Obere Gostalm, oppure nei pressi del paese di Belprato, all'altezza del
ponte del Tumulo (Timmelsbrücke), ma in entrambe i casi il cammino risulta più
lungo.
ci siamo sbagliati di poco, ci sono stato 3 gg dopo di te, però salendo dal sentiero di mezzo; gita spettacolare per tanti motivi, la migliore nella mia estate a Merano, pari forse solo a quella al rifugio Canziani in fondo al val d'Ultimo. Complimenti per il blog; se ti interessa dare un occhiata alle mie escursioni ti lascio il link, magari ci trovi qualcosa di interessante; (www.gpsies.com/mapUser.do;jsessionid=F262D9304FCD91F4D9FF7C1FCB77981A?username=margix2) saluti
RispondiEliminaGrazie per i complimenti! Appena ho un pò di tempo prometto di guardarmi le tue escusioni una a una! Ciao!
RispondiElimina