Ulfas, il paese da cui parte la nostra escursione odierna, è
un piccolo centro abitato dell'alta val Passiria, non lontano da Moso, il
centro più grande dell'alta valle. Oltrepassato il paese, arriviamo fino al
termine della strada e al grande parcheggio sterrato (gratuito), dove possiamo
lasciare l'auto in buona compagnia.
La larga mulattiera che porta alla malga di Ulfas |
La giornata molto soleggiata e l'aria frizzante del primo
mattino (siamo a oltre 1500 metri di quota), creano le premesse per una gita
davvero speciale.
Attraverso la grande strada sterrata raggiungiamo in circa
mezzora la prima malga, Ulfaser Alm. Abbiamo raggiunto facilmente i 1600 metri
di quota, da questo punto inizia l'escursione e la salita vera e propria.
Ulfaser Alm, 1600 s.l.m. |
Nei pressi della malga un cartello rivolto verso il limite
del bosco ci indica il sentiero che dobbiamo prendere, ovvero quello in
direzione del Matatazspitz, la punta di Matatz o Montaccio, come viene più
volgarmente chiamato in italiano.
Segnali durante la salita nel bosco |
La parte nel bosco sale in maniera abbastanza decisa, e ci
consente di prendere velocemente quota. Arriviamo nei pressi di una piccola
baita diroccata, dove troviamo alcuni cartelli che indicano i vari sentieri:
siamo a circa 1840 metri di altitudine, alla vetta del Matatz mancano ancora oltre un'ora di cammino e circa 300
metri di dislivello.
Salendo ancora qualche minuto ci ritroviamo fuori dal bosco,
attraverso prati, dove troviamo un'altro bivio con la segnalazione di una malga
attrezzata di relativamente nuova apertura: Schartalm; questo sarà anche il
nostro punto di ristoro una volta scesi dalla vetta del Matatz, che tuttavia
dobbiamo ancora raggiungere!
Il panorama, ora molto aperto, ci consente di vedere vette
anche piuttosto distanti in direzione della val di Racines. Siamo arrivati nei
pressi di una bella croce di legno, secondo le cartine siamo di poco al di sotto dei 2000 metri, ormai il traguardo si
avvicina.
L'ultimo tratto di salita è abbastanza ripido, e tutto sotto
il sole, che comincia a farsi sentire. Non senza qualche gocciolone di sudore e
qualche piccola pausa raggiungiamo finalmente la vetta del monte Matatz,
contrassegnata dalla caratteristica croce di ferro.
Barbara in vetta al Matatz |
Il panorama unico che si gode da questo punto spazia davvero
a 360 gradi. Pur non avendo le caratteristiche di vette di ben altra altezza,
il Matatz si trova in un punto estremamente panoramico, non essendo coperto da
nessuna vetta maggiore, e ci permette di godere di una vista fantastica, almeno
in condizioni di cielo terso come nella giornata odierna.
San Leonardo in Passiria visto dal Matatzspitze |
Proprio sotto di noi, ma 1600 metri più in basso, possiamo
facilmente riconoscere il paese di San Martino in Passiria e tutto il
fondovalle, mentre in lontananza ben visibili i monti Sarentini, oltre che i
monti di confine con la val di Racines e quelli del Gurglerkamm; insomma, un
panorama ineguagliabile, anche se siamo al di sotto dei 2200 metri!
San Martino in Passiria, 600 s.l.m. |
Lo spazio in vetta non è moltissimo, e le capre di queste
parti adorano lasciare il segno del loro passaggio in vetta con un'infinità di
escrementi che rende difficile persino trovare il posto per adagiare lo zaino!
Ma si ha ugualmente la sensazione di non voler più andare via...
Panorama dalla vetta |
Dopo i consueti e immancabili scatti per immortalare questo
magnifico luogo, ci incamminiamo in discesa, seguendo per il tratto più ripido
lo stesso sentiero fatto in salita.
Fondovalle in direzione di Merano |
Ammirare il panorama in religioso silenzio |
Arrivati ad un bivio, invece di proseguire attraverso il
colle chiamato Hitzenbichl in direzione della malga Waalerhütte am Pfarrer,
continuiamo ancora per qualche minuto alla nostra sinistra in discesa
attraverso i prati, fino a raggiungere la nuovissima malga Schartalm, dove
finalmente possiamo goderci il meritato spuntino a base di canederli e
Kaiserschmarren, in un posto molto tranquillo e dal bel panorama.
Schartalm, 1840 s.l.m. |
Dopo aver ricevuto in omaggio dai simpatici gestori il
grappino di rito, è ora di rimettersi in cammino, e raggiungere in un'altra ora
di discesa a tratti piuttosto decisa la malga Pfarrer, nei pressi della quale
inizia il percorso l'Ulfaser Waalweg, uno dei tanti canali di irrigazione
utilizzati in passato e attualmente attrazione turistica. Il percorso d'acqua
ci accompagnerà per un tratto molto ampio, fino a raggiungere nuovamente la
malga di Ulfas.
In direzione della malga Pfarrer e del Ulfaser waalweg |
Siamo in dirittura d'arrivo, l'ultimo tratto è anche il
primo percorso in mattinata, ovvero il largo sentiero sterrato che ci guida
direttamente al parcheggio.
L'immancabile foto di gruppo in vetta al Matatz |
In breve:
Partenza: Ulfas, parcheggio 1520 s.l.m.
Punto più alto: Matatzspitz, 2179 s.l.m.
Posti ristoro: Schartalm, Ulfaser Alm, Waalerhütte am
Pfarrer
Dislivello complessivo in salita e discesa: 700 metri circa
Lunghezza percorso: circa 12 Km
Tempo impiegato: 5 ore circa più pausa pranzo
Gita che richiede un minimo di condizione fisica, da
consigliarsi nelle giornate di cielo sgombro da nubi, il panorama dalla vetta è
bellissimo!
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