martedì 1 luglio 2025

ALPE MASTLÈ - AI PIEDI DEL SECEDA

 

Se ci troviamo in val Gardena, le proposte per gite di mezza giornata o di una giornata intera non mancano sicuramente. Oggi vi proponiamo una escursione che potrete modificare a vostro piacimento, accorciandola o allungandola e rendendola più o meno impegnativa.

Sassolungo 

La partenza sarà dalle alture di Santa Cristina: con l’auto o con mezzi pubblici dovremo infatti risalire la strada asfaltata che man mano diventa sempre più stretta fino a raggiungere il grande piazzale sterrato del parcheggio Cristauta, ubicato lungo la strada Plesdinaz a poca distanza dalla frazione di Praplan.

Posizione del parcheggio Cristauta a 1750 mt. di altitudine

Il parcheggio è a pagamento, e con nostra sorpresa risulta quasi completo già alle 9.30 del mattino nonostante la sua capienza. Dopo aver finalmente trovato il posto dove lasciare l’auto (il consiglio è quello di utilizzare i mezzi pubblici che raggiungono regolarmente la zona) possiamo addentrarci sul sentiero che parte esattamente dal parcheggio.

Cartello con tempi di percorrenza

Un grande cartello in legno ci indica con precisione i tempi di percorrenza per raggiungere le tante malghe e rifugi presenti sull’alpe Seceda e Mastlè, offrendoci una possibilità di scelta pressoché infinita.


Inizio del sentiero degli scoiattoli

Un cancello di legno con una grande insegna incisa a lato della strada asfaltata ci permette di entrare sul sentiero n° 4 chiamato Troi dla Schirlates, sentiero degli scoiattoli in lingua locale. Noi non abbiamo avuto la fortuna di scorgerne alcuno, ma il sentiero risulta comunque molto piacevole, con tratti di salita dolce e passando spesso all’ombra del bosco.


Passaggi ombreggiati nel bosco

Nei tratti aperti possiamo godere già di panorami fantastici, con il Sassolungo e in lontananza il Catinaccio, i gruppi del Sella e dello Stevia.


Il massiccio dello Stevia

Quando usciamo dal sentiero degli scoiattoli e dall’ombra del bosco sono passati circa 40 minuti dalla nostra partenza, e ci troviamo nei pressi della prima delle tante malghe che troveremo lungo il cammino, la malga Gamsblut.


Arrivo alla malga Gamsblut

La malga offre una posizione privilegiata per poter ammirare il massiccio del Sassolungo e il gruppo Sella oltrechè sul Seceda e sulle Odle, ma non è l’unica come vedremo.


Panorama dalla malga in direzione di gruppo Sella e Sassolungo

Gamsblut si trova a 1965 metri di altitudine, siamo saliti di circa 200 metri di dislivello dalla nostra partenza.


Particolare della baita Gamsblut, 1965 s.l.m.

Sulla sinistra troviamo la deviazione per il sentiero 4/2, che passando attraverso un piccolo ponte di legno ci guida in direzione della seconda malga che andremo a visitare,


In direzione del Lech Sant

Attraverso i verdeggianti e curatissimi prati dell’altopiano possiamo godere di un fantastico panorama in direzione del Seceda e delle Odle.


Comodo sentiero attraverso i prati del Seceda

Possiamo facilmente scorgere l’impianto di risalita invernale che porta gli sciatori dai pressi della baita Sophie al colle del Seceda, e alla sua sinistra il ristorante della stazione a monte dell’impianto proveniente da Ortisei, a 2500 metri di altitudine.


Arrivo alla malga Lech Sant, 2096 s.l.m.

Il facile sentiero, privo di salite particolari, ci porta in circa 20 minuti nei pressi del laghetto Lec Sant e dell’omonima malga.


Lech Sant Käsechwaige, la malga del formaggio

La malga Lech Sant, sull’insegna principale è seguita da Käseschwaige, ovvero baita con produzione di formaggi. Qui infatti è possibile acquistare direttamente i loro formaggi di produzione artigianale.


Panorama con laghetto Lech Sant, Seceda e Odle dal sentiero

L’unica nota stonata di questo breve sentiero che passa in parte in zona ombreggiata sono i tafani, insetti davvero fastidiosi che abbiamo trovato in grande quantità e molto aggressivi almeno in questa giornata, Tuttavia il panorama fantastico in direzione del Seceda e la tranquillità che difficilmente troverete nelle altre baite di questa zona rendono la visita molto consigliata (consiglio: portate con voi un repellente adatto).


Passaggio attraverso l'Alpe del Seceda

Riprendiamo per un breve tratto il sentiero 4/2 fino ad incrociarne uno più stretto e non segnato che taglia attraverso i prati in direzione del rifugio Fermeda, che raggiungiamo in ulteriori 20 minuti di cammino e dopo un ultimo tratto di salita.

Ci troviamo ora ai 2109 metri di altitudine del rifugio Fermeda, è il momento di goderci il panorama e un piccolo spuntino. Proprio come in un poster a grandezza reale infatti, davanti ai nostri occhi giganteggiano dalla terrazza esterna del rifugio il gruppo Sella e il massiccio del Sassolungo.


Rifugio Fermeda Hütte, 2109 s.l.m.

Una volta ripartiti ci incamminiamo brevemente sul largo sentiero sterrato fino ad incrociare quello proveniente in discesa dalla malga Daniel. Da qui riusciamo ad immortalare il rifugio Fermeda da un’altra prospettiva, con un orso intagliato nel legno a dare il benvenuto.


Un orso da il benvenuto al rifugio Fermeda

Sul lato opposto invece, svetta il massiccio dello Stevia in direzione del rifugio Firenze, adagiato sull'alpe Cisles, raggiungibile comodamente attraverso il sentiero n°2 (trovate la nostra escursione al rifugio Firenze a QUESTO LINK).

Massiccio dello Stevia

Noi invece procediamo ora in discesa attraverso il sentiero 1A, le previsioni per il pomeriggio non sono buone e il rischio di pioggia è più di una possibilità.


Baita Cuca

Passiamo in tempi brevi attraverso la baita Cuca e successivamente attraverso la malga Nëidia, che raggiungiamo in breve tempo.


Malga Nëidia con vista sul Sassolungo

Ci fermiamo qualche istante presso quest’ultima dato il particolarmente favorevole panorama in direzione del massiccio del Sassolungo, immortalato anche dal grazioso laghetto nei suoi pressi.


Laghetto nei pressi della malga Nëidia

Dalla malga Nëidia in pochi ulteriori minuti di cammino in discesa raggiungiamo nuovamente la malga Gamsblut, e da qui attraverso il sentiero degli scoiattoli nuovamente il punto di partenza.


Malga Gamsblut, sullo sfondo il Sassolungo

Riprendiamo il sentiero degli scoiattoli, questa volta in discesa

Panorama con Sciliar e Punta Santner sullo sfondo

Tirando le conclusioni: escursione di mezza giornata o giornata intera davvero leggera e facile, particolarmente adatta anche a bambini e famiglie. Le possibilità di ristoro sono infinite, forse però, soprattutto in alta stagione, la particolare facilità di accesso alla zona attraverso i tanti impianti aperti anche in estate, rende questo bellissimo altopiano un po’ troppo caotico considerando che siamo in media montagna ad oltre 2000 metri di altitudine.


Il nostro cammino evidenziato in verde

In breve:

Partenza e arrivo: Parcheggio Cristauta, strada Plesdinaz Santa Cristina Valgardena 1750 s.l.m.

Dislivello: 360 metri circa in salita e discesa

Tempo impiegato: 3 ore di cammino più eventuali soste

Posti di ristoro: c’è solo l’imbarazzo della scelta (vedi riferimento nella foto con il cartello in partenza)


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