Se ci troviamo in val Gardena, le proposte per gite di mezza giornata o di una giornata intera non mancano sicuramente. Oggi vi proponiamo una escursione che potrete modificare a vostro piacimento, accorciandola o allungandola e rendendola più o meno impegnativa.
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Sassolungo |
La partenza sarà dalle alture di Santa Cristina: con l’auto
o con mezzi pubblici dovremo infatti risalire la strada asfaltata che man mano
diventa sempre più stretta fino a raggiungere il grande piazzale sterrato del
parcheggio Cristauta, ubicato lungo la strada Plesdinaz a poca distanza dalla
frazione di Praplan.
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Posizione del parcheggio Cristauta a 1750 mt. di altitudine |
Il parcheggio è a pagamento, e con nostra sorpresa risulta quasi
completo già alle 9.30 del mattino nonostante la sua capienza. Dopo aver finalmente
trovato il posto dove lasciare l’auto (il consiglio è quello di utilizzare i mezzi
pubblici che raggiungono regolarmente la zona) possiamo addentrarci sul sentiero
che parte esattamente dal parcheggio.
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Cartello con tempi di percorrenza |
Un grande cartello in legno ci indica con precisione i tempi
di percorrenza per raggiungere le tante malghe e rifugi presenti sull’alpe Seceda
e Mastlè, offrendoci una possibilità di scelta pressoché infinita.
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Inizio del sentiero degli scoiattoli |
Un cancello di legno con una grande insegna incisa a lato
della strada asfaltata ci permette di entrare sul sentiero n° 4 chiamato Troi dla Schirlates, sentiero degli scoiattoli in lingua locale.
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Passaggi ombreggiati nel bosco |
Nei tratti aperti possiamo godere già di panorami
fantastici, con il Sassolungo e in lontananza il Catinaccio, i gruppi del Sella
e dello Stevia.
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Il massiccio dello Stevia |
Quando usciamo dal sentiero degli scoiattoli e dall’ombra
del bosco sono passati circa 40 minuti dalla nostra partenza, e ci troviamo nei
pressi della prima delle tante malghe che troveremo lungo il cammino, la malga
Gamsblut.
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Arrivo alla malga Gamsblut |
La malga offre una posizione privilegiata per poter ammirare
il massiccio del Sassolungo e il gruppo Sella oltrechè sul Seceda e sulle Odle, ma non è l’unica come vedremo.
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Panorama dalla malga in direzione di gruppo Sella e Sassolungo |
Gamsblut si trova a 1965 metri di altitudine, siamo saliti
di circa 200 metri di dislivello dalla nostra partenza.
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Particolare della baita Gamsblut, 1965 s.l.m. |
Sulla sinistra troviamo la deviazione per il sentiero 4/2,
che passando attraverso un piccolo ponte di legno ci guida in direzione della
seconda malga che andremo a visitare,
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In direzione del Lech Sant |
Attraverso i verdeggianti e curatissimi prati dell’altopiano
possiamo godere di un fantastico panorama in direzione del Seceda e delle Odle.
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Comodo sentiero attraverso i prati del Seceda |
Possiamo facilmente scorgere l’impianto di risalita
invernale che porta gli sciatori dai pressi della baita Sophie al colle del
Seceda, e alla sua sinistra il ristorante della stazione a monte dell’impianto
proveniente da Ortisei, a 2500 metri di altitudine.
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Arrivo alla malga Lech Sant, 2096 s.l.m. |
Il facile sentiero, privo di salite particolari, ci porta in
circa 20 minuti nei pressi del laghetto Lec Sant e dell’omonima malga.
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Lech Sant Käsechwaige, la malga del formaggio |
La malga Lech Sant, sull’insegna principale è seguita da Käseschwaige,
ovvero baita con produzione di formaggi. Qui infatti è possibile acquistare
direttamente i loro formaggi di produzione artigianale.
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Panorama con laghetto Lech Sant, Seceda e Odle dal sentiero |
L’unica nota stonata di questo breve sentiero che passa in
parte in zona ombreggiata sono i tafani, insetti davvero fastidiosi che abbiamo trovato in grande quantità
e molto aggressivi almeno in questa giornata, Tuttavia il panorama fantastico
in direzione del Seceda e la tranquillità che difficilmente troverete nelle altre
baite di questa zona rendono la visita molto consigliata (consiglio: portate
con voi un repellente adatto).
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Passaggio attraverso l'Alpe del Seceda |
Riprendiamo per un breve tratto il sentiero 4/2 fino ad incrociarne uno più stretto e non segnato che taglia attraverso i prati in direzione del rifugio
Fermeda, che raggiungiamo in ulteriori 20 minuti di cammino e dopo un ultimo
tratto di salita.
Ci troviamo ora ai 2109 metri di altitudine del rifugio
Fermeda, è il momento di goderci il panorama e un piccolo spuntino. Proprio
come in un poster a grandezza reale infatti, davanti ai nostri occhi giganteggiano
dalla terrazza esterna del rifugio il gruppo Sella e il massiccio del
Sassolungo.
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Rifugio Fermeda Hütte, 2109 s.l.m. |
Una volta ripartiti ci incamminiamo brevemente sul largo
sentiero sterrato fino ad incrociare quello proveniente in discesa dalla malga
Daniel. Da qui riusciamo ad immortalare il rifugio Fermeda da un’altra
prospettiva, con un orso intagliato nel legno a dare il benvenuto.
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Un orso da il benvenuto al rifugio Fermeda |
Sul lato opposto invece, svetta il massiccio dello Stevia in
direzione del rifugio Firenze, adagiato sull'alpe Cisles, raggiungibile comodamente attraverso il sentiero
n°2 (trovate la nostra escursione al rifugio Firenze a QUESTO LINK).
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Massiccio dello Stevia |
Noi invece procediamo ora in discesa attraverso il sentiero
1A, le previsioni per il pomeriggio non sono buone e il rischio di pioggia è
più di una possibilità.
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Baita Cuca |
Passiamo in tempi brevi attraverso la baita Cuca e
successivamente attraverso la malga Nëidia, che raggiungiamo in breve tempo.
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Malga Nëidia con vista sul Sassolungo |
Ci fermiamo qualche istante presso quest’ultima dato il
particolarmente favorevole panorama in direzione del massiccio del Sassolungo,
immortalato anche dal grazioso laghetto nei suoi pressi.
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Laghetto nei pressi della malga Nëidia |
Dalla malga Nëidia in pochi ulteriori minuti di cammino in
discesa raggiungiamo nuovamente la malga Gamsblut, e da qui attraverso il
sentiero degli scoiattoli nuovamente il punto di partenza.
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Malga Gamsblut, sullo sfondo il Sassolungo |
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Riprendiamo il sentiero degli scoiattoli, questa volta in discesa |
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Panorama con Sciliar e Punta Santner sullo sfondo |
Tirando le conclusioni: escursione di mezza giornata o
giornata intera davvero leggera e facile, particolarmente adatta anche a
bambini e famiglie. Le possibilità di ristoro sono infinite, forse però,
soprattutto in alta stagione, la particolare facilità di accesso alla zona
attraverso i tanti impianti aperti anche in estate, rende questo bellissimo altopiano
un po’ troppo caotico considerando che siamo in media montagna ad oltre 2000
metri di altitudine.
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Il nostro cammino evidenziato in verde |
In breve:
Partenza e arrivo: Parcheggio Cristauta, strada Plesdinaz Santa Cristina Valgardena 1750 s.l.m.
Dislivello: 360 metri circa in salita e discesa
Tempo impiegato: 3 ore di cammino più eventuali soste
Posti di ristoro: c’è solo l’imbarazzo della scelta (vedi
riferimento nella foto con il cartello in partenza)
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