Per questa giornata primaverile nel periodo delle festività abbiamo scelto una escursione molto popolare in questa parte di territorio: ci troviamo infatti sulle alture di Giaveno, in provincia di Torino, a cavallo tra la val Sangone e la val Chisone.
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Ristorante Aquila |
Per raggiungere il punto di partenza del nostro cammino
dobbiamo oltrepassare le varie frazioni e risalire attraverso i tanti tornanti
che ci portano ai 1266 metri di altitudine dell’Alpe Colombino, dove accanto al
ristorante Aquila (possibilità di fare colazione oppure mangiare qualcosa al
rientro) troviamo un ampio parcheggio.
All’inizio del sentiero, a fianco a ciò che resta della
cabina dei vecchi impianti di risalita, troviamo anche il simbolo di questo
luogo, ovvero un’aquila adagiata su un piedistallo in pietra. Pochi metri più
avanti, sul prato troviamo anche una edicola votiva.
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L'aquila all'inizio del sentiero |
Una volta radunata tutta l’attrezzatura (per oggi sono
consigliati i bastoni da trekking ed anche i ramponcini, visto che nella parte
finale troveremo parecchia neve) siamo pronti a partire.
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Pian del Secco 1436 s.l.m. |
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Panorama da Pian del Secco |
Voltandoci alle nostre spalle possiamo vedere il parcheggio
e il ristorante Aquila, ora molto più in basso rispetto alla nostra posizione.
Guardando verso l’alto invece, possiamo già notare la presenza del rifugio Mitt
adagiato sul colle chiamato Pian delle Lese.
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Abbiamo acquistato quota rispetto alla partenza |
Un cartello ci indica il proseguimento del sentiero n° 411
che ci permetterà di raggiungere in sequenza il rifugio Mitt, la cappella della
Madonna della Pace e la vetta della Punta dell’Aquila. Sulla sinistra invece
notiamo un altro cartello in legno che indica il sentiero per raggiungere il
sito di scalata “la Sfinge”.
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Il Pian delle Lese con rifugio Mitt in alto davanti a noi |
Dopo qualche scatto, i panorami cominciano a farsi
interessanti, proseguiamo il nostro cammino sempre attraverso la strada
sterrata che in salita decisa, intervallata solo da pochi tratti più
pianeggianti, ci porta a raggiungere ciò che rimane del vecchio rifugio Mitt,
ormai in condizioni di abbandono.
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Arrivo al rifugio Mitt, in stato di abbandono |
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Rifugio Mitt, 1830 s.l.m. |
E’ passata circa un’ora da quando abbiamo ripreso il cammino
da Pian del Secco, e circa un’ora e mezza dalla partenza. Ci troviamo a quota
1830 metri di altitudine, siamo saliti di quasi 600 metri di dislivello.
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Il sentiero prosegue oltre il rifugio Mitt |
Continuiamo a salire, il sentiero è sempre piuttosto comodo,
mentre cominciamo a trovare i primi residui di nevai durante il cammino.
Arriviamo nei pressi di una stazione dismessa degli impianti di risalita,
funzionanti fino agli anni 80. Dalla cabina è già possibile vedere la piccola chiesetta
della Madonna della Pace, con annesso bivacco 3° Alpini utilizzabile in caso di
necessità.
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Stazione dismessa della vecchia seggiovia |
Per raggiungere la chiesetta ed il bivacco indossiamo i
ramponcini, la neve presente è davvero tanta! Siamo a quota 2075 metri di altitudine,
ci troviamo ormai a pochi passi dalla vetta.
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I prati lasciano spazio alla neve |
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Cappella della Madonna della Pace e bivacco 3° alpini, 2075 s.l.m. |
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Panorama dalla cappella in direzione del fondovalle |
Dopo aver scattato qualche foto riprendiamo il nostro
cammino, e in 10-15 minuti raggiungiamo facilmente i pressi della vetta. Attenzione
però all’ultimo tratto: i passaggi attraverso le rocce in tratti abbastanza
esposti richiedono assenza di vertigini e passo sicuro.
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Punta dell'Aquila, 2111 s.l.m. |
Siamo finalmente in vetta, alla Punta dell’Aquila troviamo come spesso accade una croce, in questo caso bianca. Il panorama a 360° è davvero favoloso, in caso di buon tempo e cielo terso possiamo facilmente riconoscere il massiccio del Monviso, il Rocciamelone, i massicci del Gran Paradiso e del Monte Rosa.
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Panorama dalla vetta |
Ogni volta che capita di trovarsi in queste condizioni non
si vorrebbe più tornare indietro, ma ahimè è proprio quello che dovremo fare…
Dopo esserci goduti i panorami e anche la temperatura, piacevole nonostante la
neve presente, è tempo di tornare sui nostri passi.
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Non si finisce più di ammirare i panorami |
Scendiamo questa volta direttamente attraverso la neve in
direzione del rifugio Mitt. La parte rimanente del sentiero è la stessa percorsa
in fase di salita, e ci permette di raggiungere in circa un’ora e mezza
complessiva il parcheggio dell’Alpe Colombino.
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Vicini all'arrivo, riconoscibili il parcheggio e il ristorante |
Per concludere possiamo dire che il cammino è consigliato a
tutti, necessario avere un minimo di condizione fisica e soprattutto, come
scritto in precedenza, non soffrire di vertigini ed avere passo sicuro negli
ultimi passi di avvicinamento alla vetta.
In breve:
Partenza: Alpe Colombino, parcheggio 1266 s.l.m.
Arrivo: Punta dell’Aquila, 2111 s.l.m.
Dislivello: 850 metri circa in salita e discesa
Tempo impiegato: 2,5 ore in salita, 1,5 ore in discesa
Posti di ristoro: Ristorante Aquila
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