GIRO DEI TRE MASI

Lago di Vernago

Oggi sono in solitudine, moglie e figlia  sono appiedate dal raffreddore, causato probabilmente dal freddo e le intemperie patite nei giorni passati. Decido quindi di dare uno sguardo dall'alto al bel lago di Vernago. Un bel sentiero in quota costeggia il lago passando attraverso tre malghe caratteristiche, dove è possibile sostare per uno spuntino.

Scorcio del paese di Vernago

Quando arrivo, il parcheggio gratuito di Vernago è già al completo, molta gente oggi ha approfittato del bel tempo e della giornata di festa (oggi è Ferragosto). Una volta lasciata l'auto, mi incammino prendendo la strada asfaltata che sale dal centro del paese fino a incontrare un bivio: il sentiero prosegue sia verso destra, in direzione del Monte Cappello e della Crodarotta, entrambi sui 2800 metri di altitudine, sia verso sinistra, verso la valle di Tisa.

Maso Ravina 1870 s.l.m.

Percorrendo completamente la valle si giunge alla vetta del Giogo Basso, dove si trova il rifugio Similaun, a quota 3019; da qui, continuando attraverso un sentiero piuttosto impegnativo, è possibile raggiungere, 200 metri più in alto, il Giogo di Tisa, ovvero il posto dove è stato ritrovato il corpo mummificato dell'uomo venuto dal ghiaccio, il celebre Ötzi.

Panorama del lago di Vernago nei pressi del maso Ravina

Il mio percorso, invece, è molto più agevole: una volta arrivato alla prima malga, il Maso Tisa (Tisenhof), dopo una ripida e breve salita, prendo il sentiero segnato N.9 in direzione della seconda malga, il Maso Ravina (Raffeinhof), che raggiungo in poco più di mezzora di cammino.

Il panorama nei pressi del Maso Ravina è davvero stupendo: il lago di Vernago visto da questa posizione è spettacolare, ben visibili anche il paese di Vernago e, più a valle, Madonna di Senales.

Maso Finale 1952 s.l.m.

Dopo aver scattato qualche istantanea riprendo il cammino rimanendo in quota tra saliscendi di poca difficoltà, con un unico avvertimento: in alcuni tratti lo stretto sentiero è parecchio esposto. Quindi, anche se facile, non indicato a chi soffre di vertigini o non possiede passo sicuro.

Arrivare alla terza ed ultima malga è cosa abbastanza breve, raggiungo il caratteristico Maso Finale (Finail Alm) in poco più di un'ora.

Rio di Finale, il sentiero ora scende verso il lago

Arrivo al versante nord del lago

A questo punto il sentiero diventa una stradina sterrata, che scendendo porta fino alla strada asfaltata principale, leggermente al di sopra del livello del lago. Attraverso la strada e prendo il sentiero N.13b, che costeggia il versante nord del bacino artificiale.

Da questo versante è necessario passare attraverso un bel ponte sospeso di recente costruzione, situato proprio sopra il Rio di Finale, fiume proveniente dall'omonimo lago posto ai piedi del ghiacciaio.

Ponte sospeso sul Rio di Finale, bellissima vista sul lago

Per il resto è una vera e propria passeggiata in riva al lago, dove non è raro incontrare qualche lama tibetano (si, proprio quelli che sputano!) in libertà. Proseguo sino a rientrare al paese di Vernago in circa un paio d'ore di cammino.

Gita molto consigliata, senza difficoltà alcuna, con l'unica attenzione per i tratti esposti citati in precedenza.

Lama tibetani al pascolo in libertà

Madonna di Senales vista dalla diga

Lago di Vernago visto dalla diga

In breve:

Partenza: Vernago al Lago (Vernagt am See) 1711 s.l.m.

Arrivo: Percorso ad anello

Dislivello: 300 metri circa in salita e discesa

Tempo impiegato: 2 ore, 2 ore e mezza complessive

Posti di ristoro: Maso Tisa 1814 s.l.m., Maso Ravina 1870 s.l.m., Maso Finale, 1952 s.l.m.