venerdì 21 agosto 2015

GITA NEL PARCO NATURALE SCILIAR-CATINACCIO



In una delle rare mattinate di cielo terso e sgombro da nubi di questa seconda parte di agosto, decidiamo di andare a fare visita ad una delle zone forse più belle dell’intera regione: il parco naturale dello Sciliar – Catinaccio, Schlern – Rosengarten in lingua locale.


Stazione a monte della funivia
Il nostro punto di appoggio sarà il rifugio Alpe di Tires, mentre la partenza sarà proprio dal centro dell’Alpe di Siusi, Compatsch, direttamente all’arrivo della comoda  funivia che parte dal paese di Siusi.

Compatch, Alpe di Siusi
Un piccolo approfondimento va fatto parlando della mobilità in questa particolare zona: più di altre valli montane, sull’Alpe di Siusi viene sponsorizzata la cosiddetta mobilità dolce, ovvero il traffico limitato il più possibile ai veicoli privati, almeno nelle ore di punta della giornata. Il traffico alle auto senza permessi speciali viene consentito solo prima delle 9 e dopo le 17, mentre a disposizione dei tanti turisti vengono messe navette  e bus, così come è possibile appunto utilizzare gli impianti di risalita. Per “invogliare” i turisti a servirsi di questi ultimi, anche il costo del parcheggio per chi invece si ostina a voler utilizzare il proprio mezzo in orari consentiti: 15 euro al giorno, cifra fissa (!).

Alpenhotel Panorama, alla stazione a monte dell'omonima seggiovia
Noi arriviamo comodamente a Compatsch utilizzando la funivia, quindi ci serviamo della seggiovia Panorama, che parte a 5 minuti di cammino dalla stazione a monte della funivia e che ci porta ancora più in quota, a circa 2000 metri di altitudine.

Già da subito panorama meraviglioso dello Sciliar e Punta Santner
Per adesso è una splendida giornata, il cielo è di un colore blu visibile solo in alta montagna e presenta per ora pochissime nubi e qualche leggera velatura. Alla nostra destra fa splendida mostra di sé il gruppo montuoso dello Sciliar, con la famosa punta Santner, mentre davanti a noi si ergono in tutta la loro bellezza Sassolungo e Sassopiatto.

Il Sassolungo in lontananza
La prima parte del sentiero che conduce alla forcella dei Denti di Terrarossa è molto agevole, con lievi saliscendi e sempre con Sciliar e punta Santner in bella vista. Volgendo lo sguardo verso l’alto e dotati di buono zoom è addirittura possibile immortalare il rifugio Bolzano (Schlernhäuser), adagiato sulla parte pianeggiante in vetta allo Sciliar.

Prima parte del sentiero
Rifugio Bolzano (Schlernhäuser)
Dopo circa una quarantina di minuti di cammino facile e tranquillo, ecco che ci apprestiamo a percorrere l’unico tratto impegnativo dell’intera gita: i grandi tornanti a zig zag in decisa salita disegnati sul versante nord dei Denti di Terrarossa, che ci condurranno con non poca fatica all’omonima forcella.

Forcella dei Denti di Terrarossa con i suoi zig zag
Si tratta di risalire il monte per circa 350 metri di dislivello in un tratto piuttosto breve, da qui la difficoltà e la fatica. Ci prendiamo qualche pausa di tanto in tanto, magari con la scusa di qualche foto, anche perché il panorama in direzione dell’Alpe di Siusi alle nostre spalle è sempre stupendo.


In circa un’ora e mezza siamo finalmente giunti alla forcella dei Denti di Terrarossa. Da qui, siamo a 2500 metri di altitudine, si gode di un bellissimo panorama in direzione della Val d’Ega, con il Catinaccio di Antermoia già ben visibile, e proprio davanti a noi le Cime del Principe, ai piedi delle quali si trova il rifugio Bergamo.

Panorama dalla forcella in direzione del Catinaccio di Antermoia
Proseguiamo dalla forcella in direzione del rifugio Alpe di Tires, che raggiungiamo in pochi minuti di sentiero in discesa. A destra proprio sopra di noi fanno capolino le punte chiamate Denti di Terrarossa, dalla loro conformazione è molto facile risalire alle ragioni del nome.

Particolare dei Denti di Terrarossa
Il rifugio Alpe di Tires (Tierser Alpl Hütte) è davvero caratteristico, anche se molto moderno, con il suo tetto di color rosso intenso. La gestione è affidata a ragazzi piuttosto giovani e molto in gamba (le persone da servire qui sono sempre tante e soddisfare tutti non è poi così facile), oltre che gentili ed educati.

Rifugio Alpe di Tires (Tierser Alpl Hütte)
Appena il tempo di gustare il nostro piatto del contadino, e il cielo che inizialmente era molto promettente, si è ora coperto di nubi grigie e minacciose. Ripartiamo quindi in buona discesa su una comoda stradina sterrata, al ritorno faremo un giro un po’ più lungo ma anche molto agevole, che ci guiderà direttamente a Compatsch, alla stazione a monte della funivia che ci riporterà a Siusi.



Abbandoniamo solo temporaneamente la strada sterrata prendendo un sentiero che in poco tempo ci porta al rifugio Molignon (Mahlknechthütte), evitandoci un bel po’ di strada in più. Siamo scesi a circa 2050 metri, ormai ci stiamo decisamente avvicinando alla fine della gita.

Rifugio Molignon (Mahlknechthütte)
Lungo tutto il tratto, sulla destra abbiamo sempre in bella vista Sassolungo e Sassopiatto, anche se le solite nubi grigie e dispettose ne limitano un po’ la bellezza.


Sempre attraverso la comoda strada sterrata scendiamo ulteriormente fino ad incontrare la malga Almenrosen, a circa 2000 metri di altitudine.

Almenrosen Hütte
Il tempo di incontrare l’ultima, bellissima malga con il suo pittoresco laghetto e vista sul Sassolungo, la malga Edelweiss, e con qualche saliscendi anche la strada sterrata dà il cambio a quella asfaltata: siamo ormai nei pressi della frazione di Compatsch, che già vediamo in lontananza.

Edelweiss Hütte
La nostra gita odierna finisce qui, i chilometri fatti non sono stati pochi. Col senno di poi abbiamo fatto bene a prendere la seggiovia Panorama all’inizio della gita, non tanto per la quota risparmiata (circa 150 metri di dislivello) quanto per la strada complessivamente accorciata, considerando la lunghezza del cammino al ritorno.

In breve:

Partenza: Compatsch, stazione a monte seggiovia Panorama 2009 s.l.m.
Punto più alto: Forcella Denti di Terrarossa (Rosszähn Scharte) 2500 s.lm.
Punto di arrivo: Compatsch, paese, 1860 s.l.m.
Posti ristoro: Rifugio Alpe di Tires, Rifugio Molignon, Almenrosen Hütte, Edelweiss Hütte
Dislivello complessivo in salita: 500 metri circa
Dislivello complessivo in discesa: 650 metri circa
Tempo necessario: 1 ora e 40 minuti in salita (rifugio Alpe di Tires), 2,5 ore in discesa

2 commenti:

  1. Frequento l'alpe di siusi da molti anni e volevo suggerirvi un'altra baita molto carina la baita delle marmotte sotto il sasso piatto.
    La passeggiata per arrivarci è fattibile anche per famiglie (io l'ho fatta con bambini dai 2 anni in su) e una parte del tragitto puo essere effettuato mediante impianti di risalita.
    Il percorso è molto bello e il panorama fantastico con sasso lungo e sasso piatto proprio davanti.
    La baita è fra verdi prati sotto le maestose montagne. Se siete fortunati incontrerete anche gli animaletti che le danno il nome!

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