sabato 18 agosto 2007

SOTTO IL DILUVIO VERSO MOSER HÜTTE



E' l'ultima gita dell'anno, almeno per quanto riguarda l'Alto Adige. Siamo indecisi sul da farsi, anche perchè il cielo non promette nulla di buono: nubi scure e minacciose si addensano sopra Maranza, frenando i nostri entusiasmi.
Decidiamo per una gita abbastanza veloce, meta prescelta la malga Moser, a metà strada tra il paese di Maranza e il monte Gitsch, a circa 1900 metri di altitudine. Ci incamminiamo direttamente dall'albergo che ci ospita, un paio di curve dopo il centro di Maranza, nella zona della caratteristica chiesa...

In partenza

La strada qui è asfaltata e abbastanza larga, ma dopo qualche centinaio di metri lascia spazio a due strade sterrate che proseguono praticamente parallele, anche se a diversa altezza: la prima, quella di sinistra, prosegue verso la malga Groβberg Hütte e la valle di Altafossa, l'altra, quella che prendiamo noi, prosegue più in salita verso Moser Hütte e il monte Gitsch.
Appena tirati fuori zaini e attrezzatura incomincia a piovere, facendoci desistere una prima volta. Tornati in albergo, il tempo sembra volere cambiare, per cui dopo aver temporeggiato un po', decidiamo di riprovare.



Prendiamo questa volta l'auto, anche se il tratto da percorrere è molto breve; parcheggiamo al termine della strada asfaltata, dove è presente uno spiazzo sterrato adibito a parcheggio.
Ci incamminiamo, mentre purtroppo in lontananza, dalla zona del monte Gitsch, sentiamo arrivare rumori di tuoni. Per il momento, però, dove siamo noi non vi è alcun rischio concreto di rovesci, il cielo pare alto e le nubi piuttosto chiare.

Barbara e Erica alla malga Moser

Man mano che proseguiamo il cammino, il rumore dei tuoni è sempre più forte: siamo circa a metà del nostro cammino, abbiamo già camminato tre quarti d'ora, ne mancano altrettanti alla malga.
Decidiamo di proseguire verso la malga, in quanto il cammino per ritornare indietro non sarebbe più breve, ma la decisione si rivelerà incauta.
Incomincia a piovere, mentre noi acceleriamo il passo per quanto possibile, considerata l'età di Barbara. La pioggia aumenta rapidamente d'intensità, fino a quando, nel momento in cui entriamo nel cuore della perturbazione, incomincia a grandinare piuttosto forte; tutto questo accompagnato da tuoni e soprattutto lampi, che considerata la nostra posizione in mezzo al bosco direttamente sotto ai pini, rendono la situazione tutt'altro che tranquilla!

L'esterno della malga dopo il violento acquazzone
Prendo Barbara sulle spalle e incuranti della pioggia e grandine che cade con veemenza camminiamo più velocemente possibile in direzione della malga, che non dovrebbe essere più molto distante. Il largo sentiero sterrato sul quale camminiamo è ridotto a un fiume di fango, una situazione difficile da immaginare solo pochi minuti prima.
Finalmente, uscendo dal bosco, riusciamo a vedere la malga, che raggiungiamo un un battibaleno. Vedendoci arrivare i gentilissimi gestori ci vengono incontro aprendoci la porta e invitandoci subito a sedere. Siamo completamente fradici, ci mettiamo a sedere nella stube, a fianco di un bel caminetto dove possiamo riscaldarci.
La nostra avventura è finita bene, per fortuna, e anche se bagnati e infreddoliti ci godiamo il meritato pranzo. La malga ovviamente è deserta, solo noi oltre al padroni di casa. Questo ci fa capire di essere stati un pò folli ad arrivare sin qui in queste condizioni...

Al riparo nella stube, bagnati e infreddoliti
Finalmente la pioggia smette di cadere, stavolta il cielo non dovrebbe giocarci più brutti scherzi! Riprendiamo il sentiero dell'andata, lungo il cammino troviamo molte mucche, completamente bagnate e infreddolite. Ma ormai il peggio è passato anche per loro, spunta persino un timido sole; in un'ora di cammino ritorniamo al parcheggio, pronti per rientrare in albergo e goderci una bella doccia calda!
Gita molto facile, un sentiero molto ampio e adatto a tutti, anche i bambini più piccoli, da fare possibilmente in una giornata di bel tempo. Il sentiero è davvero molto piacevole, sale in maniera dolce e quasi sempre dentro al bosco.

Il sentiero e le mucche portano i segni del temporale
In breve:
Partenza: Maranza, Walder Höfe, 1550 s.l.m.
Arrivo:  Moser Hütte 1936 s.l.m.
Dislivello: 400 metri circa in salita e discesa
Tempo impiegato: 1 ora e mezza in salita, 1 ora in discesa
Posti di ristoro:  Moser Hütte

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