mercoledì 19 agosto 2009

ESCURSIONE AL RIFUGIO PUEZ


Da San Lorenzo di Sebato prendiamo la strada provinciale che in circa 30 minuti ci conduce, attraverso la Val Badia, alla località di Colfosco, molto rinomata per gli sport invernali e culla di diversi campioni di sci alpino.



Qui prenderemo la funivia Plans Frara, che ci condurrà in quota, a circa 2200 metri di altitudine. La giornata è davvero splendida e la Val Badia offre dei panorami indimenticabili, non si sa dove girare lo sguardo da tanta bellezza...


Una volta giunti alla stazione a monte della funivia, siamo non distanti dal Passo Gardena, è possibile ammirare le vette del Gruppo Sella, davvero imponente. Ci prendiamo cinque minuti prima di partire per immortalare questi stupendi scenari.



Immagini del Gruppo Sella

Il sentiero segnato numero 2 che proviene dalla Val Gardena parte subito in salita piuttosto decisa, e ci permette di raggiungere in non molto tempo il Passo Cir, a quota 2460 circa di altitudine.




Recuperiamo le energie con la scusa di qualche foto, quindi riprendiamo il cammino in direzione del prossimo punto di interesse paesaggistico: il Passo di Crespeina, situato a circa 2530 metri di altitudine, passaggio obbligato per l’altipiano e il lago omonimo.


Alla nostra destra possiamo ammirare il Col Toronn (2655 s.l.m.), mentre a sinistra troviamo il Mont de Seura, costeggiato dal sentiero proveniente anche in questo caso dalla Val Gardena. Qui è presente una croce in legno molto bella.


La croce del passo Crespeina
A questo punto il sentiero si divide: da una parte, alla nostra destra, prosegue in direzione del Lago di Crespeina, un specchio verdissimo incastonato in uno scenario stupendo di rocce grigie mescolate a coloratissima erba; la variante a destra, invece, porta alla vetta del Monte Ciampatsch , a 2672 metri di altitudine, per poi ridiscendere e incontrare di nuovo il sentiero che porta verso il Rifugio Puez e il fondovalle di Colfosco.


Deviazione verso il Sass Ciampatsch

In direzione del lago
 
Lago di Crespeina

Quando i due sentieri, quello proveniente dal lago e quello proveniente dalla vetta del monte Ciampatsch, si riuniscono, siamo vicini alla Forcella di Ciampatsch, che è un po’ l’incrocio dei vari sentieri che prendono strade molto diverse: oltre a quello fatto da noi incontriamo il sentiero proveniente dalla Val Lungia e che porta in Val Gardena, quello che porta a Colfosco e che noi prenderemo al ritorno, e quella che porta al Rifugio Puez.


Sullo sfondo, le Geisler Odle della Val di Funes


Forcella di Ciampatsch
Noi prendiamo quest’ultimo, che in circa mezzora ci porta al Rifugio. Abbiamo impiegato oltre tre ore e mezza per arrivare, comprese le soste. Un tempo un po’ alto, considerato il fatto che indicativamente il percorso viene dato fattibile in due ore e mezza...C’è da dire, ad onor del vero, che non tutti i bambini sono disposti a camminare così tanto, e Barbara, a soli sette anni, è riuscita nell’impresa!

Barbara al Rifugio Puez
Al rifugio naturalmente ne approfittiamo per dissetarci e ristorarci a dovere, quindi piatti tirolesi, speck e uova, Kaiserschmarren e chi più ne ha più ne metta...Funziona tutto a self service, ma è molto ben organizzato ed i tempi di attesa sono molto brevi.


Dopo aver mangiato ci riposiamo sui prati davanti al rifugio, distesi a guardare i magnifici panorami che il posto offre, mentre Barbara si diverte con i coniglietti del rifugio. Il sole è molto caldo e dopo la fatica fatta è un vero piacere godersi la meritata siesta!


La via del rientro

E’ tempo di ripartire, ormai sono le quattro del pomeriggio e ci attendono un paio d’ore di cammino per raggiungere in discesa il centro abitato di Colfosco.



Riprendiamo il sentiero fatto all’andata fino alla Forcella di Ciampatsch, quindi proseguiamo in discesa verso la malga Edelweiss, che incontriamo a circa 1820 metri di altitudine. Siamo già scesi moltissimo, Colfosco è ormai alle porte. Sopra la malga, sui prati, incontriamo un gran numero di cavalli aflinger, che si cibano dell’erba in libertà; anche qui piccola sosta obbligatoria, con Barbara che vuole a tutti i costi aiutare i cavalli a nutrirsi...

Malga Edelweiss
Siamo ormai a Colfosco, la strada diventa asfaltata, una mandria di mucche guidate da un cane e da alcuni contadini ci accompagna fino al centro abitato vero e proprio.
Lungo la strada che ci riporta al parcheggio mi concedo un’ultima piccola sosta, tutta personale: al vicino Hotel Luianta potrei avere la fortuna di incontrare e conoscere uno dei miei idoli dello sci di quand’ero ragazzo: Robert Erlacher.

La chiesa di Colfosco

Siamo in pratica quasi coetanei, e il pensare alle sue gesta sportive mi riporta indietro nel tempo, un paio di decenni fa...Entro nella piccola reception dell’albergo, e una cameriera, vedendomi, va a chiamare Robert, proprio lui! Spunta dalla porta vestito elegante, con tre albicocche che evidentemente stava lavando in mano; mi presento e gli spiego il motivo della visita. E’ una persona davvero gentile, un uomo di montagna, antidivo per eccellenza, a differenza di altri...Rimaniamo a parlare qualche minuto, poi lo saluto felice stringendogli la mano. Ora siamo davvero pronti per rientrare, dopo una giornata davvero fantastica!

In breve:

Partenza: Colfosco 1645 s.l.m.
Inizio sentiero: Stazione a monte Plans Frara 2222 s.l.m.
Arrivo: Rifugio Puez  2475 s.lm. 
Posti ristoro: Rifugio Puez , malga Edelweiss 1824 s.l.m.
Dislivello salita: 250 mt. (in realtà molti di più, visti i saliscendi)
Dislivello discesa: 830 mt.
Tempo impiegato totale: 5 ore e mezza più sosta pranzo

9 commenti:

  1. Quest'estate sarò proprio da quelle parti, per ora puoi leggerti questa pagina del blog: http://montagnapertutti.blogspot.it/search/label/Val%20Gardena

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  2. Scusa se ti disturbo ma in Settembre saro' in vacanze in Alta Val Pusteria e sto cominciando a pianificare un po' di escursioni. Volevo chiederti e' fattibile partendo da Dobbiaco? ho visto che c'e' anche la tua bambina in foto ne deduco che non sia di difficile impegno. Io non sono un'escursionista esperta ma adoro la montagna e l'Alto Adige e' ormai nel mio cuore.Ti sarei grata se volessi darmi suggerimenti e consigli forte delle tue esperienze. Ti ringrazio in anticipo .Buone vacanze

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  3. Ciao Angela. In effetti la gita descritta non richiede una condizione fisica da olimpiadi, giusto un minimo...E' però piuttosto lunga (con la nostra bimba che all'epoca aveva 8 anni per arrivare al rifugio abbiamo impiegato quasi 4 ore!). Mi sento però di consigliartela vivamente, se ami la montagna ne rimarrai entusiasta. Da Dobbiaco la Val Badia non è poi così lontana, in un'ora o poco più sei in grado di raggiungere comodamente Colfosco (dove si trova il punto di partenza della funivia)

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  4. Che dirti...se non un grazie di cuore!!! Ti faro' sapere. Buone vacanze

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  5. Buone gite in alto adige, spero che al rientro mi scriverai le tue impressioni, che potranno essere utili a chi vorrà visitare in futuro queste bellissime zone montane!

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  6. Ciao sembra una escursione bellissima. Io soffro un po di vertigini ma ho già fatto alcune escursioni tipo rifiglio gardenaccia da la villa o lago lagazuoi da scotnoi . Penso che potrei farcela?

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    1. Ciao, intanto grazie per aver scritto su questa pagina del blog. E' passato qualche anno ormai, ma non ricordo tratti particolarmente esposti o pericolosi, è soltanto un po' lunga... Per cui mi sentirei di consigliartela!

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